Pesaro, addio a Franco Fiorucci, il signore degli acquerelli. Domani il funerale a Cristo Risorto. Vimini: «Perdiamo un grande artista»

Pesaro, addio a Franco Fiorucci, il signore degli acquerelli. Domani il funerale a Cristo Risorto.
Pesaro, addio a Franco Fiorucci, il signore degli acquerelli. Domani il funerale a Cristo Risorto.
di Elisabetta Marsigli
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Martedì 21 Novembre 2023, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 15:01
PESARO Se n’è andato nella sua casa, alle 2,30 circa dell’altra notte, il signore degli acquerelli, l’artista Franco Fiorucci che ha formato intere generazioni di pittori. Stava per compiere 87 anni (il suo compleanno sarebbe stato il prossimo 2 dicembre) e fino all’ultimo ha continuato a lavorare nel suo studio in casa, dove trascorreva buona parte della giornata a dipingere e a pensare a nuove mostre. I suoi corsi di pittura erano molto noti e frequentati. Nato a Urbino nel 1936 si era formato alla Scuola del Libro, anche lui a stretto contatto con i protagonisti dell’Istituto d’Arte; fu quindi allievo e poi amico di Carnevali, Castellani, Ceci e Bruscaglia. Rimasto senza genitori da giovanissimo, finì in orfanotrofio, sempre a Urbino, dove fece da primo maestro fin da ragazzino a un altro compagno, Marcello Lani, di due anni più piccolo di lui, poi incisore e pittore.  


Una grande abilità


Fiorucci dimostrò fin da ragazzino una enorme abilità nel disegno, che gli cambiò letteralmente la vita. I suoi lavori da autodidatta finirono sotto lo sguardo di Federico Melis e poi di Francesco Carnevali, i quali chiesero all’orfanotrofio di averlo tra i loro studenti. Trasferitosi poi a Pesaro, ha iniziato una intensa attività artistica soprattutto nel campo dell’acquerello, diventando anche maestro di generazioni di artisti che sono cresciuti e maturati sotto di lui. «Con Fiorucci perdiamo uno degli artisti più importanti che la nostra città abbia avuto a cavallo tra il secolo scorso e questo», commenta il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini.


«Gli ultimi tempi - continua Vimini - a causa della sua salute, aveva rallentato la sua attività, ma sono tantissimi i segni che ha lasciato in Italia e anche all’estero, soprattutto per la sua capacità di raccontare le emozioni, il suo tratto assolutamente inconfondibile.

Dai dipinti alle serigrafie e a tante altre tecniche, sono tantissime le sue opere ancora custodite nelle case dei pesaresi ma anche nei musei. E il suo ricordo è ancora molto vivo in tutti gli allievi e le persone a cui ha trasmesso l’amore per l’arte, la bellezza e l’esaltazione del colore. Proprio in queste settimane, con persone particolarmente a lui vicine, stavamo ragionando di un riconoscimento ulteriore che ora giungerà postumo, ma che crediamo una figura come Fiorucci meriti in particolare modo nell’anno della Capitale della cultura che purtroppo ha potuto solo salutare all’inizio».


Una grande perdita per l’arte e per le numerose allieve e allievi che scrivono in sua memoria un affettuoso omaggio di commiato: «Ci ha lasciato un grande Maestro di arte e di vita. I suoi insegnamenti, i consigli, la sua presenza insostituibile colmeranno il vuoto che c’è in noi. Addio prof, le saremo per sempre grati per aver impresso un segno indelebile nei nostri cuori. E possiamo affermare con decisione che, a differenza di quel che si narra a Pesaro e dintorni, dalla Scuola Fiorucci non sono uscite soltanto “Fioruccine” ma numerose vere artiste, dalla personalità propria e rivolte anche all’ Arte Contemporanea». 


L’ultima esposizione


La sua ultima mostra è stata lo scorso agosto nel Museo della Linea dei Goti, a Montegridolfo. Franco Fiorucci lascia la moglie Wanda, le figlie Maria, Giuseppina e Francesca, i relativi generi e le nipoti Eleonora e Lara. Il funerale sarà celebrato domani mattina, alle 10, nella chiesa di Cristo Risorto a Muraglia, mentre oggi alle 18, nella stessa chiesa, è previsto il Rosario.
 

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