Una grande abilità
Fiorucci dimostrò fin da ragazzino una enorme abilità nel disegno, che gli cambiò letteralmente la vita. I suoi lavori da autodidatta finirono sotto lo sguardo di Federico Melis e poi di Francesco Carnevali, i quali chiesero all’orfanotrofio di averlo tra i loro studenti. Trasferitosi poi a Pesaro, ha iniziato una intensa attività artistica soprattutto nel campo dell’acquerello, diventando anche maestro di generazioni di artisti che sono cresciuti e maturati sotto di lui. «Con Fiorucci perdiamo uno degli artisti più importanti che la nostra città abbia avuto a cavallo tra il secolo scorso e questo», commenta il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini.
«Gli ultimi tempi - continua Vimini - a causa della sua salute, aveva rallentato la sua attività, ma sono tantissimi i segni che ha lasciato in Italia e anche all’estero, soprattutto per la sua capacità di raccontare le emozioni, il suo tratto assolutamente inconfondibile.
Una grande perdita per l’arte e per le numerose allieve e allievi che scrivono in sua memoria un affettuoso omaggio di commiato: «Ci ha lasciato un grande Maestro di arte e di vita. I suoi insegnamenti, i consigli, la sua presenza insostituibile colmeranno il vuoto che c’è in noi. Addio prof, le saremo per sempre grati per aver impresso un segno indelebile nei nostri cuori. E possiamo affermare con decisione che, a differenza di quel che si narra a Pesaro e dintorni, dalla Scuola Fiorucci non sono uscite soltanto “Fioruccine” ma numerose vere artiste, dalla personalità propria e rivolte anche all’ Arte Contemporanea».
L’ultima esposizione
La sua ultima mostra è stata lo scorso agosto nel Museo della Linea dei Goti, a Montegridolfo. Franco Fiorucci lascia la moglie Wanda, le figlie Maria, Giuseppina e Francesca, i relativi generi e le nipoti Eleonora e Lara. Il funerale sarà celebrato domani mattina, alle 10, nella chiesa di Cristo Risorto a Muraglia, mentre oggi alle 18, nella stessa chiesa, è previsto il Rosario.