Coprifuoco, la Confcommercio dice no: «Gambini, basta ordinanze. Piuttosto chiami l’esercito ed emetta i Daspo»

Una notte urbinate
Una notte urbinate
di Eugenio Gulini
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Giovedì 4 Novembre 2021, 11:30

URBINO - Egidio Cecchini, segretario Confcommercio e Confturismo Urbino, e Fabrizio Marcucci Pinoli, presidente Confturismo Urbino scrivono al Consiglio Comunale di Urbino nella sua interezza di cariche istituzionali. «E’ da oltre 500 anni che ad Urbino esiste l’Università, ormai da tantissimo tempo con più iscritti degli abitanti e con una forte concentrazione di presenze in un’area di dimensioni contenute, come il centro storico. Da decenni questo attira in centro storico, in particolar modo in alcuni periodi dell’anno e in alcuni giorni della settimana, molti giovani dai comuni vicini». 

 

Ma il centro storico è anche meta dei turisti. «Pensare di affrontare le problematiche che nascono da fattori così inestricabilmente legati alla identità sociale civile ed economica della città - continua la lettera - con provvedimenti per loro natura emergenziali come le ordinanze contingibili e urgenti per anticipare la chiusura di bar e locali, è non solo sbagliato ma anche illusorio – continuano Cecchini e Pinoli - Se infatti, dopo un anno e mezzo di Covid e quando si è appena all’inizio della ripresa delle attività universitarie, si è già costretti ad anticipare la chiusura dei pubblici esercizi addirittura a mezzanotte, ciò significa evidentemente che questo modo di procedere, al di là del giudizio sulla sua opportunità, ha dimostrato la sua inefficacia». Per i motivi di cui sopra, Cecchini e Pinoli, avanzano alcune proposte, disponibili ad aprire immediatamente su di esse un tavolo di confronto tra associazioni di categoria, amministrazione comunale, università e forze dell’ordine. «Riteniamo indispensabile individuare rapidamente un professionista o un Pool di Esperti in gestione dei centri storici che analizzi la particolare situazione del centro storico di Urbino individuando progetti e azioni concrete di carattere strutturale sia sotto il profilo dell’ordine pubblico ma anche su iniziative per ampliare e diversificare l’offerta di servizi per il tempo libero il divertimento e la cultura; che meglio sarebbe se tale incarico fosse congiuntamente conferito da Comune e Università che, una volta individuate e condivise le azioni da mettere in campo dovranno anche impegnarsi con le necessarie risorse finanziarie; pensiamo sia indispensabile incrementare numericamente da subito, come da tempo si richiede da più parti, la presenza delle forze dell’ordine nelle serate e nei periodi più critici sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza, richiedendo se necessario anche la collaborazione dell’esercito; per coloro che si siano resi responsabili di disordini, atti di vandalismo etc. prevedere il provvedimento del Daspo, impedendone per lungo tempo l’accesso ad Urbino».

«Infine - concludono - prevedere che i Pub (cui ovviamente non si dovrebbero poi applicare le limitazioni di orario ora vigenti) al fine di mantenere l’ordine all’interno e in prossimità dei loro locali invece che di generici buttafuori si avvalgano di dipendenti di istituti di vigilanza privata in collegamento diretto con le forze dell’ordine (come possibile ai sensi del decreto ministero dell’interno del 6 ottobre 2009)». 

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