RIMINI - Era stata massacrata nella sua casa di Riccione dal nipote. Un raptus brutale: lui le si scagliò contro dopo che gli erano stati negati degli spiccioli che lui aveva insistentemente richiesto. Così è stata uccisa Rosa Santucci, 89 anni, originaria di Macerata Feltria.
Era il 7 gennaio 2020 e il nipote, il 45enne Alessio Berilli, già seguito dal Centro di igiene mentale per schizofrenia, con una indagine lampo finì poi arrestato per omicidio. Ora, distanza di 2 anni, l’uomo difeso dall’avvocato Cinzia Bonfantini è stato assolto perché «totalmente incapace di intendere e volere perché affetto da schizofrenia paranoide cronica disorganizzata in soggetto con assuntore di stupefacenti».
Questa, la motivazione data dai giudici della Corte d’Assise di Rimini che, in contemporanea, hanno disposto per il 45enne il ricovero per 15 anni in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.