Il grande affare di una nonnina, beneficiaria a 90 anni della vendita a Mms della società della discarica. Una prestanome? L'amministratore non risponde

L'area individuata per la discarica di Riceci, nella foto la manifestazione
L'area individuata per la discarica di Riceci, nella foto la manifestazione
di Lorenzo Furlani
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Domenica 23 Luglio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 07:43

PESARO - Novant’anni, cittadina di San Marino. Si chiama Maria Zavoli la beneficiaria (formalmente) del munifico affare concluso da Ecoservizi con Marche Multiservizi per la maxi discarica di Riceci: 25 milioni di euro che la multiutility pesarese si è impegnata a corrispondere in tre fasi all’azienda di San Marino per l’acquisizione totale della società Aurora, titolare del progetto dell’impianto per 5 milioni di tonnellate di scarti produttivi e delle opzioni di acquisto dei terreni agricoli nella vellecola di Petriano, in vista di Urbino, dove per 25 anni si vorrebbero sotterrare rifiuti speciali.

 

Il certificato di vigenza

È lei, una nonnina novantenne, infatti, la proprietaria del 100% delle quote della società a responsabilità limitata Ecoservizi, nata il 5 febbraio 2020 per svolgere una serie di attività ambientali.

Lo attesta il certificato di vigenza rilasciato dall’ufficio attività produttive della Repubblica di San Marino. Con il contratto vincolante sottoscritto per Mms dall’amministratore delegato Mauro Tiviroli, su mandato unanime del consiglio di amministrazione deliberato nella seduta del 12 dicembre scorso, è come se la nonnina avesse centrato un 6 al Superenalotto. Per costituire l’azienda aveva versato un capitale sociale di 25.500 euro, che ha visto moltiplicato quasi mille volte nel prezzo che la società dei servizi pesarese ha pattuito (2,9 milioni sono stati già versati) per acquisire e gestire in autonomia il grande business della discarica di rifiuti produttivi di Riceci.

Nome sconosciuto alle cronache

Ma chi è Maria Zavoli? Alle cronache giornalistiche il nome risulta sconosciuto e i soggetti coinvolti nella vicenda, che rappresentano il partner privato di Marche Multiservizi, non aiutano ad appurarlo. Simone Sammaritani, riminese domiciliato a San Marino, amministratore unico di Ecoservizi nonché amministratore delegato di Aurora, dice di non voler rispondere alle domande perché ha saputo che sulla vicenda sono stati presentati esposti alla procura della Repubblica.

L’imprenditore sammarinese Ambrogio Rossini, a sua volta 87enne ma a differenza della connazionale ben noto alle cronache, che in veste di ad di Aurora ha acquisito i terreni di Riceci dimettendosi prima dell’ingresso nella società di Mms con il 40% delle quote e la nomina alla presidenza di Tiviroli, afferma di non avere niente a che fare con Ecoservizi.

Il profilo anagrafico

La nonnina sammarinese è forse una prestanome? Ne avrebbe il profilo anagrafico visto che per questa funzione si utilizzano preferibilmente anziani, meglio se ricoverati in una casa di riposo. Quella del prestanome è una figura che ha la funzione di occultare per qualche ragione il vero titolare del ruolo, tollerata per così dire dall’ordinamento purché non serva a coprire reati, una persona che comunque risponde su ogni piano delle responsabilità della funzione ricoperta, a meno che non dimostri di essere stata coinvolta a sua insaputa.

Ciò che è certo, incrociando le informazioni degli uffici di San Marino con quelle del registro delle imprese italiano, è che Maria Zavoli ha assunto l’iniziativa di costituire il 25 maggio 2021, insieme ad Ambrogio Rossini, la srl Aurora, con 50mila euro di capitale, il nome originario di Ecosun e la sede a Rimini. Rossini è intervenuto a titolo personale conferendo un terzo del capitale (16.500 euro), mentre Zavoli ha agito come amministratrice unica di Ecoservizi versando i restanti 33.500 euro.

Lo scopo sociale è la gestione di servizi ambientali. Il 22 aprile dell’anno scorso Ecoservizi, la cui amministrazione nel frattempo era passata a un 82nne nato in Etiopia, ha comprato per 16.500 euro la quota di Ecosun di Rossini, acquisendo così l’intero capitale. Tre mesi dopo, su iniziativa dell’ad Ambrogio Rossini, Ecosun è diventata Aurora e ha orientato i suoi interessi verso Riceci.

L’utile schizzato oltre 2 milioni

Dal 6 dicembre 2022 l’amministratore unico di Ecoservizi è Sammaritani. Nel 2020, primo esercizio, l’azienda di San Marino aveva acquisito il 49% della srl italiana Ricicla, assumendo un dipendente e realizzando un utile di 34mila euro. Nel 2021 si è aggiunta la partecipazione in Ecosun e l’utile è salito a 173mila euro. Nel terzo esercizio è arrivato l’affare di Riceci che ha portato a una straordinaria valorizzazione della partecipazione in Aurora con la cessione a Marche Multiservizi di una quota di 20mila euro pagata 145 volte tanto (appunto 2,9 milioni). La cessione di una quota simile 8 mesi prima era avvenuta al valore nominale. E l’utile della società, dal modesto capitale versato, è schizzato a oltre 2,3 milioni di euro.

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