L’uomo, in preda alla gelosia, si sarebbe recato continuamente al bar dove lavorava la donna di 38 anni originaria dell’Est. Avrebbe iniziato a controllarla, appostandosi all’esterno del locale e inviando vari messaggi. Voleva parlare, ma lei si negava. Tra le accuse anche quella di averle scagliato addosso la fede nuziale davanti a tutti, in preda ai fumi dell’alcol, minacciando di morte i presenti. I messaggi inviati alla donna erano all’ordine del giorno. «Te la farò pagare, sei una persona indegna». E ancora: «Ti stronco fino all’ultimo respiro». «Finchè non ti vedo schioppare non sarò contento». «Il mio amore diventerà odio».
Insulti e inseguimenti
Un crescendo di insulti e minacce, come quella di dar fuoco al locale dove lavorava lei.
Ma anche di contatti. Una sera di novembre 2022 l’avrebbe seguita in macchina e costretta ad accostarsi. Qui, secondo l’accusa, l’avrebbe presa per la sciarpa e strattonata con violenza. Lei era riuscita a fuggire con lui che tentava di speronarla con l’auto. Di qui l’accusa, oltre che di maltrattamenti in famiglia, anche di lesioni. Infine quelle foto di una vita passata. Lui è accusato infatti di aver pubblicato sul proprio profilo Facebook le foto di lei quando lavorava in un night club. Con tanto di frasi allusive: «E’ tornata, da provare». L’uomo, difeso dall’avvocato Angelo Gencarelli, ha patteggiato 1 anno 5 mesi e 10 giorni. Pena sospesa, ma subordinata al percorso rieducativo in un centro per uomini maltrattanti.