A Bellocchi domani l’ultimo saluto a Eliseo Minardi. Il grande costruttore aveva 83 anni, da 9 aveva una malattia invalidante

A Bellocchi domani l’ultimo saluto a Eliseo Minardi
A Bellocchi domani l’ultimo saluto a Eliseo Minardi
di Massimo Foghetti
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Martedì 12 Marzo 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 15:15
FANO Si svolgerà domani alle 15 nella chiesa di San Sebastiano di Bellocchi il funerale di Vincenzo Minardi, conosciuto da tutti come Eliseo. Il noto costruttore si è spento all’età di 83 anni. Ha ceduto a una lunga malattia invalidante che lo ha colto nel 2015 e che da qual momento lo ha costretto a ritirarsi da ogni iniziativa e manifestazione pubblica, si è confinato nella sua abitazione e qui, seppur assistito amorevolmente, ha dovuto cedere a un male che non perdona. Su questo ha influito anche il suo morale devastato dalla perdita della Polo Holding, l’azienda leader che lui amava, anche se di società Eliseo ne aveva realizzate altre collegandosi con diversi costruttori.  
Da giovane aveva conseguito il diploma di assistente edile nella scuola d’arte Apolloni, un corso di studi di livello di poco inferiore a quello di geometra, ma che poneva nelle condizioni gli studenti che lo frequentavano di poter apprendere come si organizzava un cantiere, in tema di logistica, documentazione e ambito operativo. Questo gli consentì di collaborare efficacemente nell’azienda del padre che già operava nel settore. Fu comunque lui a ingrandirla. Fu il costruttore di ogni ceto sociale, in un periodo in cui il settore edilizio era in piena espansione. Tra le sue opere si deve ricordare anche il centro commerciale Metauro sede a suo tempo del Joyland, dell’Auchan e ora del Conad e quella serie di strutture industriali che si dilungano parallelamente alla superstrada. Realizzò il Tag hotel, il Siri hotel al posto delle case del latte e poi le grandi lottizzazioni che avrebbero dovuto accogliere quell’aumento di popolazione che dagli anni Ottanta in poi sembrava a Fano inarrestabile. Ma una cosa era il suo acume di imprenditore, dato che conosceva esattamente tutti gli aspetti del suo settore, un’altra la sua sensibilità come persona. «Eliseo era una persona buon - ricordano gli amici. Non c’era associazione o singolo richiedente che non abbia avuto il suo aiuto». Giunta la crisi, sono iniziati i suoi rovesci. 
 
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