FdI, a Pesaro la nuova era inizia con Baiocchi presidente: «Basta polemiche, al lavoro per vincere». Dopo Antonio Baldelli interviene Ciccioli

Fdi, a Pesaro la nuova era inizia con Baiocchi presidente
Fdi, a Pesaro la nuova era inizia con Baiocchi presidente
di Simonetta Marfoglia
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Lunedì 11 Dicembre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 14:23
PESARO Nicola Baiocchi è il nuovo coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia: «Questo per me è un giorno importante, sono emozionato e felice» ha detto il consigliere regionale. Nessuna sorpresa: correva in solitaria, ma proprio l’annuncio della sua candidatura - quella sì,per alcuni, una sorpresa mal digerita - ha vivacizzato, eccome, la settimana politica, evidenziando i contrasti tra le due anime di FdI che per praticità potremo bignamizzare come costa versus entroterra, dove la costa sta per Pesaro (Baiocchi) e l’entroterra per Pergola (Baldellis). D’altra parte il boom di un partito che giunge a sfiorare il 30% nelle intenzioni di voto (ultimi sondaggi) rende la segreteria un ruolo chiave, tanto più che nel 2024 in provincia 38 Comuni andranno al voto e ieri il “sentiment” era più che mai tonico («Prendiamoci Pesaro e riprendiamoci Fano»).  


Le valutazioni


Il tutto considerando che nella conta degli iscritti, su 1300 e rotti, oltre un terzo (circa 400) gravita su Pesaro con un sonante peso specifico. Per cui alla fine ieri l’unica fibrillazione di un’assemblea altrimenti in modalità “giorno del ringraziamento” si è avuta intorno alle 11, a lavori già avviati, con l’arrivo dell’assessore regionale Francesco e del fratello e parlamentare Antonio Baldelli, una presenza materializzatasi nella “Sala mare” del Baia Flaminia Hotel, a ridosso della toccata e fuga, causa “Giornata delle Marche” ad Ancona, del presidente Francesco Acquaroli.
Ha parlato solo Antonio Baldelli per ricostruire, e chiarire, i passaggi temporali di quanto avvenuto nella fase precongressuale e relativi veleni. «Voglio sottolineare - ha rimarcato - a come si è arrivati a una mozione congressuale unica». Baldelli è andato a ritroso, ma non troppo, puntualizzando come il 3 novembre la direttiva regionale invitava a percorrere per i congressi territoriali «una strada di unità e continuità», il che, secondo il parlamentare, lasciava sottendere un Giorgio Mochi bis, con il salto da commissario a presidente (a proposito, a evidenziare come le ultime settimane siano state in pressing, lo stesso Mochi in veste di anfitrione congressuale ha esordito con un «è l’ultima incombenza, mi allevio un po’ di pesi»).

La disponibilità


«Ci siamo incontrati come FdI il 13 novembre - ha proseguito Baldelli - e il 25 novembre, c’era anche Baiocchi, non abbiamo avuto nessuna indicazione diversa o sentore.

Abbiamo detto a Mochi che davamo la disponibilità a sostenerlo, anche per premiarlo del lavoro svolto, ma il 30 ha detto che stava pensando al ritiro perchè anche Baiocchi aveva espresso la volontà di candidarsi e chiedeva un giorno di riflessione. Non l’ho più sentito e ho capito che qualcosa si era rotto. Sabato scorso mi ha chiamato un suo collaboratore per comunicarmi che non si candidava. Abbiamo deciso di non creare polemiche ma oggi metto la mia faccia per raccontare che cos’è successo veramente».

Ciccioli pompiere


Poi se n’è andato insieme a Francesco. A far da pompiere e richiamare all’ordine ci ha pensato Carlo Ciccioli, neo coordinatore della provincia di Ancona: «La politica è fatta di conflitto, ma poi bisogna tornare alla politica e per farla ci vuole un fisico bestiale. E so di cosa parlo perchè non ho fatto nè l’assessore nè il parlamentare, ma sono andato avanti. Adesso pensiamo a radicarci sul territorio e alla compattezza: tanti iscritti e formiamo la classe dirigente. A Pesaro dobbiamo fare come Ancona: se c’è un candidato della società civile lo si prenda, dobbiamo puntare su quello». Al nuovo coordinatore Baiocchi le ultime parole, quelle della sintesi e delle indicazioni: «Questa non è una candidatura di Pesaro, non c’è conflittualità tra costa ed entroterra perchè il coordinamento deve essere un mix. Non voglio più fare polemiche su questo tema perchè da oggi si deve guardare avanti. Chiedo una maggiore partecipazione nei circoli e il direttivo provinciale dovrà riunirsi almeno una volta al mese. Abbiamo ancora pochi consiglieri comunali e ben vengano nuove forze, ma attenzione: guai a scegliere chi ora è attratto dal nostro 30%.». Infine, l’offerta a Mochi: «Si è trovato in una situazione complessa e ha la mia piena fiducia: se lui lo vorrà sarà il mio vice».

 

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