Fano, uno spettacolo di parole, luci e musica: piazza Marcolini ritrova la sua funzione

Eliminato il parcheggio e rifatta la pavimentazione. Nuove panchine, aiuole, illuminazione e fontana

Fano, uno spettacolo di parole, luci e musica: piazza Marcolini ritrova la sua funzione
Fano, uno spettacolo di parole, luci e musica: piazza Marcolini ritrova la sua funzione
3 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Febbraio 2024, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 12:02

FANO - Ora ha tutte le potenzialità di riacquistare la sua funzione sociale piazza Marcolini, attenuatasi con la sua destinazione a parcheggio negli ultimi decenni, dopo che nel passato è stata protagonista di importanti eventi cittadini. Ieri il nuovo arredo è stato inaugurato con gran concorso di folla: nuova pavimentazione, nuove panchine, nuove aiuole, nuova illuminazione e, elemento centrale, la nuova fontana con l’obelisco realizzato negli anni Cinquanta dagli studenti dell’istituto d’arte Apolloni.

L’opera tornata a casa

Per questa opera d’arte è stato un po’ come un ritorno a casa, perché dopo essere stata collocata per tanti anni nei giardini di piazza Amiani, sostituita poi dalla scultura di Vangi, è stata riportata a pochi passi dall’istituto scolastico che l’ha ideata e realizzata.

Particolarmente suggestivo dal punto di vista visivo e interessante da quello storico il racconto su tutte le vicende che hanno coinvolto la piazza riassunto in un gioco di luci proiettato sulla facciata di palazzo Marcolini. Su un testo redatto dal giornalista Silvano Clappis sono stati ricordati gli eventi dall’ampliamento dell’addizione malatestiana che ha ampliato la cerchia delle mura cittadine, alla ristrutturazione dell’area voluta dal conte Antonio Marcolini gonfaloniere di Fano. Nel XVII secolo fu realizzato lo spazio per dare respiro e importanza alla casa nobiliare della sua famiglia, affinché la facciata del suo immenso palazzo avesse l’imponenza che meritava. Per far questo furono abbattute non poche povere case come si evince da alcune piante topografiche dell’epoca. Fano nel Seicento conobbe un notevole sviluppo culturale ed edilizio, furono costruiti il porto Borghese, la chiesa di San Pietro in Valle, la cappella Nolfi in duomo, la fontana della Fortuna in piazza, il teatro del Torelli e palazzi che esistono tuttora. Nel Settecento piazza Marcolini conobbe i sussulti della rivoluzione francese, fu al centro della rivolta dei popolani contro l’aumento del prezzo della farina, fu invasa dai turchi che occuparono il palazzo durante la guerra contro i francesi. Piazza Marcolini è una piazza se si vuole marginale se si considera la sua dislocazione, ma non discosta dalle vicende cittadine. Ora riqualificata, può tornare ad essere frequentata dai cittadini per soste ed eventi. Ieri il taglio del nastro è stato anticipato dalla bella voce di Elisa Ridolfi accompagnata dalla chitarra di Riccardo Bertozzini e dal contrabbasso di Andrea Alessi.

La soddisfazione del sindaco

Per il sindaco Massimo Seri una nuova opera che giunge a conclusione. «Oggi è un giorno di grande soddisfazione - ha detto – l’aver concluso anche questo intervento conferma la consapevolezza di aver reso Fano più bella». Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato è stato pronunciato da Barbara Brunori che per 7 mesi ha seguito i lavori.

Massimo Foghetti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA