Fano, folla per il funerale all'imprenditore Eliseo Minardi: «Imprenditore gentiluomo»

Il ricordo del sindaco, la gratitudine il sentimento comune per gli aiuti sociali

Fano, folla per il funerale all'imprenditore Eliseo Minardi
Fano, folla per il funerale all'imprenditore Eliseo Minardi
di Massimo Foghetti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Marzo 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:37

FANO Più che per il valore dell’imprenditore e del costruttore di successo, il sentimento che ha pervaso l’assemblea che ieri ha partecipato al rito funebre in memoria di Vincenzo Eliseo Minardi ha riconosciuto in lui il merito di una grande umanità, quello di un uomo buono, disponibile a sostenere tutti coloro che ricorrevano al suo aiuto. 


«Gentile nelle parole»


La gratitudine che si era conquistata è apparsa chiara dalla moltitudine di persone che ha voluto tributargli l’ultimo saluto, tanto che la chiesa di San Sebastiano a Bellocchi non è stata in grado di contenere la folla intervenuta al funerale. 
Presente il sindaco Massimo Seri. «Vincenzo Minardi – ha detto – era una persona per bene, un imprenditore galantuomo del secolo scorso; gentile nella parola, fedele negli impegni, sensibile alle necessità della gente». Presente anche l’ex sindaco Stefano Aguzzi, il presidente della Bcc di Fano Romualdo Rondina e un altro importante imprenditore, Paolo Andreani che ha ricordato come Vincenzo Minardi esprimesse sempre un carattere positivo. «Lo ha fatto – ha evidenziato – anche nei momenti difficili compenetrando le esigenze di gestire l’impresa con la sua umanità. Spesso era lui a sobbarcarsi con naturalezza gli oneri di un’impresa che aveva bisogno di sostegno, senza recriminare su chi e che cosa avesse determinato lo stato di necessità».
In chiesa c’era quasi tutta Bellocchi, quella nativa, a cui aveva dato una dimora consentendo alle giovani coppie di non spostarsi in città alla ricerca di un appartamento. «Vincenzo per Bellocchi – ha detto Michele Brocchini presidente dell’associazione Il Paese dei Balocchi – è stato un grande esempio: persona umile che ha risollevato la nostra frazione nei periodi più bui, ha avuto sempre una parola buona per tutti, per le realtà associative, per la squadra di calcio, ha contribuito anche alla nascita del Paese dei Balocchi, raccogliendo centinaia di fotografie di tutti gli abitanti, quale segno di storia locale e di coesione».
All’inizio della messa ha preso la parola il medico, ex primario di medicina dell’ospedale di Fano, Gabriele Frausini, suo amico, che ha rivelato come Vincenzo nei momenti più drammatici della sua malattia avesse dimostrato una grande dignità e attaccamento alla vita, caratteri che facevano parte del suo stile di vita. 
Fino agli ultimi istanti è stato assistito da Beatrice, la moglie, Serena, Simona, Andrea i figli e dagli amati nipoti.

Una battaglia che ha combattuto con coraggio sempre attorniato dalle persone che amava. Minardi il costruttore era un uomo particolarmente attivo. Il suo leit motiv era: “facén, facén!” facciamo, facciamo: espressione di una operatività instancabile che non si arrestava di fronte a nulla. 


«Dignitoso e generoso»


Bontà, dignità e generosità sono state anche le tre parole con cui il sacerdote che ha celebrato il rito funebre ha voluto ricordare l’imprenditore, quale testimonianza di una lezione di vita che con tutti i suoi alti e bassi è stata comunque degna di essere vissuta. Al termine del rito funebre la salma è stata portata nel cimitero di Bellocchi affinché riposasse nella sua terra, nella tomba di famiglia. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA