Elezioni a Fano, il centrosinistra alle primarie il 7 aprile: «Qui decidono gli elettori, a destra Ancona»

Elezioni a Fano, il centrosinistra alle primarie il 7 aprile
Elezioni a Fano, il centrosinistra alle primarie il 7 aprile
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:39
FANO Il 7 aprile è la data da cerchietto rosso per il popolo del centrosinistra fanese, che sarà chiamato ai seggi delle primarie per individuare il candidato sindaco. Ieri, in un noto locale di piazza 20 Settembre, si sono presentati i quattro aspiranti alla guida della coalizione: il vice sindaco Cristian Fanesi per il Pd, gli assessori Cora Fattori di +Europa, Etienn Lucarelli della lista Insieme è meglio e Samuele Mascarin della lista In Comune.  


«Investiti 250 milioni»


Prima, però, parola al segretario del Pd locale, Renato Claudio Minardi, il quale ha premesso che un «centrosinistra unito» si prepara a sfidare il centrodestra: «È il vero avversario da battere e nessuno può negare che, durante i due mandati del sindaco Massimo Seri, Fano sia molto cresciuta rispetto al decennio precedente (per chi legge: il duplice mandato Aguzzi). Sulla città sono stati investiti 250 milioni, di cui 140 in corso d'opera». Dall’esperienza amministrativa che volge al termine, il centrosinistra attinge dunque i quattro aspiranti al ruolo di candidato sindaco: «Sono persone conosciute in città per le mansioni che ricoprono, godono di stima e fiducia», ha aggiunto Minardi. 


Mascarin ha aperto la scaletta degli interventi con una prima trafittura per Luca Serfilippi, il candidato sindaco che il centrodestra presenta oggi. «La differenza - ha detto - è nel fatto che il centrosinistra chiede ai suoi elettori di individuare il candidato, per il centrodestra fanese è stata invece scelta ad Ancona una persona che non avrebbe voluto farlo». Il passaggio successivo, sul «centrosinistra che investe sul ricambio generazionale», suonava invece come un’abbottonatura per i progressisti.

Fattori ha tratteggiato un breve profilo collettivo dei quattro candidati alle primarie («Operativi e appassionati»), mentre Fanesi ha sostenuto che il lavoro svolto finora «merita di essere confermato», essendo anche la base giusta per «caratterizzare la città in vista delle sfide future». Lucarelli ha invece individuato nella «vicinanza ai cittadini», nella «capacità di ascoltare le loro istanze» e nella «concretezza delle risposte» i criteri condivisi da Pd e liste del centrosinistra. Detto che la coalizione e i progressisti sembrano ormai viaggiare ognuno per la propria strada, Minardi ha comunque ribadito «porte aperte». E lo stesso concetto, quindi «porte aperte a ciò che non è destra», è stato usato da Mascarin per Giuseppe De Leo, perché «si presenta come civico». 


Contatti con De Leo


Da alcune settimane De Leo si è allontanato dal centrodestra, che avrebbe voluto guidare, e nel frattempo la scelta del candidato è caduta su Serfilippi. Giovedì scorso, quando i progressisti hanno presentato la candidatura di Stefano Marchegiani (Azione), è stata notata l'assenza del sindaco uscente Massimo Seri, che pure è iscritto allo stesso partito. Seri era invece all'incontro di ieri, insieme con gli altri tre assessori dell'attuale giunta.
Le primarie prevedono un ballottaggio che avverrà la domenica successiva tra i due candidati più votati se nessuno raggiungerà il 40% dei consensi con un distacco dal secondo di almeno 5 punti. 
 

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