Maxi discarica di Riceci, a Urbino nasce un comitato cittadino: «Marche Multiservizi esca dalla società Aurora»

Maxi discarica di Riceci, a Urbino nasce un comitato cittadino: «Marche Multiservizi esca dalla società Aurora»
Maxi discarica di Riceci, a Urbino nasce un comitato cittadino: «Marche Multiservizi esca dalla società Aurora»
di Eugenio Gulini
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Lunedì 26 Giugno 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 10:26

URBINO - Lo scontro è ormai è quotidiano. Non passa un giorno in cui non si levi una voce di protesta o non venga promossa un’iniziativa di opposizione.

La novità del weekend appena trascorso è che a schierarsi contro la maxi discarica di rifiuti di speciali di Riceci di Petriano, progettata da Aurora srl di Rimini (partecipata al 60% da Ambrogio Rossini di San Marino e al 40% da Marche Multiservizi), è anche il costituendo comitato cittadino “Urbino contro la discarica di Riceci”. 

Le premesse

Al mercato del sabato, in poco più di due ore sono state raccolte circa 200 firme di adesione, moltissime tra i giovani. «Dopo aver partecipato alle iniziative di Slow Food e di Diversamente – ha rimarcato Francesco Veterani, un attivista che sta lavorando intensamente anche per il referendum sull’acqua pubblica – visto che il confronto con le amministrazioni pubbliche è tortuoso, abbiamo pensato di provare a dare una veste ufficiale ad un comitato che parte dal territorio urbinate. È la cittadinanza stessa che ce lo chiede oltre agli studenti dell’università.

Per questo alla fase organizzativa seguiranno dibattiti e manifestazioni».

Non c'è confronto

«Aurora, la società partecipata da Mms – rimarca il comunicato - rilancia e promuove la discarica con un inserto a pagamento allegato alla stampa locale, raccontandoci che si tratta di un progetto rispettoso dell’ambiente e che sarà un’oasi di bellezza. Aurora ha singolari modalità operative: prima acquista i terreni a prezzi fuori mercato per imbonire i proprietari, prepara e avvia il progetto fino alla fase autorizzativa, poi eventualmente informa “il popolo bue” in modo unidirezionale, senza aprire un confronto con i cittadini».

«Non ci convince e continueremo nel nostro impegno per fermare quella che si annuncia come la più grande usurpazione del paesaggio e dell’ambiente naturale – insiste Veterani - una minaccia alla nostra provincia che si vorrebbe compiere in spregio alla tutela dovuta a questi luoghi delicati e sacri, e a dispetto dell’articolo 9 della Costituzione Italiana». 

Le controindicazioni

«Innumerevoli sono le controindicazioni e gli allarmi concreti di cui non faremo qui l’elenco ma che saranno portati a valutazione nelle sedi istituzionali a tempo debito – continua il comunicato del comitato - Sollecitiamo i nostri politici, che hanno dichiarato la propria contrarietà ai diversi livelli, ad essere conseguenti: all’assessore regionale Aguzzi, chiediamo di onorare la promessa di dare interpretazione autentica alla norma già esistente che disciplina la materia; all’onorevole Vittorio Sgarbi, che ha annunciato la sua intenzione di far istituire un vincolo paesaggistico a tutela non solo di quella, ma di tutta l’area collinare prospicente Urbino per scongiurare ulteriore consumo di suolo e gli scempi che periodicamente vengono minacciati, auguriamo di fare presto e bene».

Le richieste

«Al sindaco di Pesaro, al presidente della Provincia di Pesaro Urbino, al sindaco di Urbino e dei Comuni che hanno dichiarato la loro contrarietà alla discarica, chiediamo di abbandonare le titubanze e far uscire Marche Multiservizi (ovvero il gestore pesarese dei servizi pubblici locali, ndr) dalla società Aurora srl». 

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