COLLI AL METAURO - Natale Patrizi (Agrà) è pronto a donare alla Caritas 65 tempere del formato centimetri 101,5x70, tutte catalogate «in modo che il ricavato delle mostra, cataloghi compresi, possa essere interamente devoluto per aiutare i profughi ucraini» spiega l’artista.
Patrizi sottolinea con fermezza che «la guerra non ha alcun senso, tutte le armi sono obsolete, anche quelle di ultima generazione, il vero nemico é la siccità per l’intero pianeta con alterazioni ambientali: alluvioni, incendi, carestie, pandemie e morte. È giunta l’ora che Russia, Cina, Stati Uniti, Unione Europea, Giappone e tutti gli altri stati, uniscano le loro forze per affrontare il vero nemico».
La sofferenza di Patrizi nasce «dal vedere solo fanghiglia in un fiume rigoglioso come il Metauro, all’altezza del ponte di Cerbara, ed è ancor più triste ricordare che sotto Sant’Angelo di San Costanzo, i fratelli Vagnini, fino agli anni ’50 del secolo scorso, mettevano a disposizione una zattera, per trasportare animali e persone, guidata da una fune di acciaio, ben ancorata alle due sponde, per chi voleva guadare il Metauro, soprattutto nei giorni di mercato.