Abusi alla scuola di tennis di Fano, il coach Juan nega atti sessuali: «Gesti mal interpretati. Sono argentino, affettuoso con tutti»

Abusi sessuali alla scuola di tennis, il coach Juan nega: «Gesti mal interpretati. Sono argentino, affettuoso con tutti»
Abusi sessuali alla scuola di tennis, il coach Juan nega: «Gesti mal interpretati. Sono argentino, affettuoso con tutti»
di Lorenzo Furlani
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Mercoledì 22 Febbraio 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 08:23

FANO - Baci, abbracci e contatti fisici sì, ma non atti sessuali. Interrogato ieri nel tribunale di Pesaro, il maestro di tennis arrestato con le accuse di violenza sessuale e atti sessuali su alcuni allievi minorenni ha negato i reati, ammettendo solo un atteggiamento espansivo nel rapporto con i ragazzi. 

L'avvocata Cistiana Ugolini

«L’istruttore si è difeso dicendo che è affettuoso con tutti perché è argentino e nel suo Paese le persone sono più espansive che da noi - dichiara l’avvocata Cristiana Ugolini, che lo tutela in questo procedimento penale -.

Ha affermato che non c’è stato alcun contatto sessuale volontario e non c’era un rapporto sentimentale con questi ragazzi. I suoi gesti sono stati mal interpretati e si è dichiarato molto dispiaciuto per il disagio che questi ex allievi hanno manifestato».

Le domande di gip e pm

L’interrogatorio di garanzia del coach Juan, 37 anni, in servizio al circolo tennis di Fano, si è svolto davanti al giudice per le indagini preliminari Antonella Marrone, che ha firmato l’ordinanza cautelare per gli arresti domiciliari eseguita dalla polizia di Stato giovedì scorso. Era presente anche il pubblico ministero Ernesto Napolillo, il quale ha coordinato le indagini del commissariato di Fano, guidate dal dirigente Stefano Seretti.

Per quasi due ore, i magistrati hanno rivolto domande al maestro di tennis per mettere a fuoco il rapporto che nel tempo ha instaurato con i suoi allievi. Le accuse nascono dalle dichiarazioni di tre ragazzini, che ora non frequentano più la scuola del circolo tennis della zona Trave. Secondo quanto riferisce l’avvocata Ugolini, due di questi avrebbero lasciato la scuola di tennis per gli impegni scolastici e altre scelte sportive. Il terzo è l’allievo da cui è partita l’inchiesta penale per la segnalazione del genitore a cui il minore aveva confidato i contatti strani e sgraditi del maestro di tennis.

Le indagini della polizia di Stato

I reati contestati, che si basano sulle indagini della polizia di Stato, riguardano palpeggiamenti e toccamenti che gli allievi avrebbero subito anche nelle parti intime da parte del maestro, che li frequentava pure oltre l’impegno sportivo. Nello specifico, l’avvocata Cristiana Ugolini precisa che l’istruttore ha ammesso contatti fisici, come il toccamento di una coscia, in relazione all’attività sportiva e baci di saluto che possono aver sfiorato le labbra, per esempio quando gli allievi entravano nella sua auto per l’accompagnamento ai tornei.

«Ma ha negato toccamenti nelle parti intime - afferma l’avvocata -, sottolineando che le frequentazioni oltre lo sport riguardavano anche le famiglie, che lo invitavano a pranzo e gli hanno espresso le condoglianze in occasione della perdita del padre». 

L’istruttore, che è di nazionalità italiana e risiede con la madre, lavora a Fano da qualche anno dopo l’interruzione del rapporto con il circolo tennis di Baia Flaminia di Pesaro, dal quale alcuni allievi l’avevano seguito nella scuola di tennis della zona Trave.

«A Fano mi sono trovato bene»

«Rispondendo ai magistrati, il maestro di tennis ha detto di aver avuto due fidanzate in Argentina - aggiunge Cristiana Ugolini -. Con queste accuse ora non può essere sereno, anche se la violenza sessuale contestata almeno in un caso è tentata, ma ha affermato che a Fano si è trovato molto bene, per l’ottimo rapporto sviluppato con il direttore della scuola di tennis Federico Cinotti». 

Il coach Juan resta agli arresti domiciliari, l’avvocata per ora non ha presentato al giudice istanze sulla misura cautelare.

Via da Pesaro per motivi tecnici

«Il circolo tennis di Baia Flaminia ha allontanato l’istruttore Juan all’incirca tra il 2018 e il 2019 per ragioni tecniche, a causa di divergenze con il responsabile di allora della scuola - afferma Marco Mariani, che all’epoca era presidente del circolo tennis pesarese -. In seguito abbiamo sostituito anche il responsabile tecnico, per rilanciare la scuola».

L’ex presidente Mariani non conferma le voci rimbalzate da Fano riguardanti un presunto allontanamento per gli atteggiamenti sospetti che l’istruttore avrebbe avuto con gli allievi. «Questo non mi risulta - sottolinea -. I genitori non hanno segnalato niente. Lui, non essendo sposato, era molto disponibile e si tratteneva oltre le lezioni con i ragazzi nella saletta di ritrovo ma questo per noi non era motivo di preoccupazione, anzi favoriva l’affiatamento con gli allievi».

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