PESARO - I nodi aperti sulla gestione dell’emergenza sanitaria nei territori, in particolare sulla campagna vaccinale in corso, sono al centro della missiva inviata da Giuseppe Paolini, presidente della Provincia, a nome di tutti i sindaci del territorio, all’assessore regionale alla salute Filippo Saltamartini, all governatore Acquaroli, alla responsabile dell’Asur Nadia Storti e al direttore di Area Vasta 1, Magnoni. Un passo quasi obbligato per Paolini, incalzato dai sindaci dell’hinterland e dal pressing dei sindacati.
Atteso l’incontro con Saltamartini
Ma nelle ultime settimane non è mancata una certa confusione fra alcuni sindaci che avevano proposto una raccolta firme per chiedere di indire l’assemblea provinciale di Area Vasta e chi invece come il sindaco di Urbino ha sollecitato direttamente il presidente Paolini a convocare con urgenza i vertici regionali alla sanità. È probabile però che il confronto atteso fra assessore alla salute e sindaci slitti a gennaio dopo le festività. «La lettera aperta a cui aspettiamo risposta – rimarca il presidente Paolini – tocca le problematiche segnalate dai sindaci stessi riguardo alla gestione della campagna di vaccinazione soprattutto nei Comuni più scoperti e interni». Nella missiva viene sottolineata l’esigenza di potenziare l’attuale campagna vaccinale per invertire la rotta nei comuni a bassa percentuale di vaccinati, e non solo quelli costieri di confine, come Gradara e Gabicce Mare, indicando una serie di criticità recenti.
Tre carenze rilevate
«Si chiede a Regione e Asur – rileva Paolini – la riapertura a stretto giro dei centri vaccinali cosiddetti di prossimità in tutta la provincia, mentre finora è stato aperto per il Distretto sanitario di Pesaro solo l’hub complementare di Gradara.
Non solo Marche Nord
Nella missiva non si fa menzione delle difficoltà che stanno vivendo le strutture ospedaliere, ma proprio Paolini precisa che la situazione interna agli ospedali sarà posta direttamente all’attenzione dell’assessore alla Salute. Critico nel merito il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, che evidenzia come nella lettera indirizzata alla Regione non si faccia riferimento alle difficoltà degli ospedali, quando invece il problema dell’ospedale di Urbino con la carenza di posti letto si fa sentire, considerato che questo è un ospedale di competenza territoriale per l’entroterra.