Pesaro, la baby gang c'è ancora. Ragazzini pestati per debiti di droga: i genitori terrorizzati pagavano i bulli, due arresti

Gestivano un giro di hashish ai minori anche con minacce e violenze

Pesaro, la baby gang c'è ancora. Ragazzini pestati per debiti di droga: i genitori terrorizzati pagavano i bulli, due arresti
Pesaro, la baby gang c'è ancora. Ragazzini pestati per debiti di droga: i genitori terrorizzati pagavano i bulli, due arresti
di Luigi Benelli
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Sabato 6 Gennaio 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 08:18

LPESARO Pestaggi con bastone e mazze, costole rotte e nasi spaccati. Violenza e intimidazioni per farsi dare i soldi della droga, e anche molto di più. Un clima di terrore che spingeva persino i genitori  dei ragazzini a pagare il leader di questa banda. I carabinieri della compagnia di Pesaro, al termine di articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro, hanno arrestato due giovani appena maggiorenni. Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni domiciliari a carico anche di altri due ragazzi coinvolti nelle indagini. A uno di loro sono stati trovati 30 grammi di hashish. 

C’è anche un terzo ragazzo, lombardo, a cui è stato notificato l’obbligo di dimora. L’attività investigativa ha consentito di verificare l’esistenza di un gruppo di giovani dediti al traffico di stupefacenti, in particolare hashish, con acquirenti per lo più minorenni.

Il perno di tutto

Al centro delle indagini un ragazzo di 18 anni di origini marocchine, intorno al quale gravitavano gli altri indagati, il quale annovera un considerevole curriculum e collegamenti col mondo criminale adulto.

Già noto per aver fatto parte della baby gang di piazza Redi, ha un passato di denunce per spaccio, rapine, lesioni. Poi l’escalation criminale. Assieme all’altro giovane, coetaneo dell’amico e complice, di origini albanesi, avrebbero gestito un traffico di oltre 5 kg a testa al mese di hashish. Il loro ruolo era quello di grossisti, per un giro di affari da 15-20 mila euro al mese.

Ma non è tutto. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire diverse efferate aggressioni poste in essere dagli indagati, e soprattutto da uno degli arrestati, leader del gruppo.

Sono state documentate varie estorsioni, tentate o portate a termine, nei confronti di acquirenti i quali, in caso di ritardo nei pagamenti dello stupefacente, le cui cifre potevano arrivare anche a diverse migliaia di euro, vedevano rincarare il proprio debito.

Le lesioni

Alcuni – e talvolta i genitori degli acquirenti minori – consapevoli dell’indole violenta degli indagati, hanno preferito cedere alle richieste e corrispondere il denaro. Per fortuna però, alcune vittime hanno deciso di denunciare le aggressioni subite, proprio a causa delle considerevoli lesioni riportate a seguito delle aggressioni. Da sottolineare anche le azioni ritorsive poste in essere dal leader del gruppetto, con pretese di denaro divenuta una modalità sanzionatoria anche nei confronti dei “complici”, che si erano resi responsabili di errori, quali ad esempio, quello di essersi “fatti beccare” dai carabinieri e aver in tal modo perso lo stupefacente, in quanto sequestrato dagli investigatori.

Già nel corso delle indagini, partite qualche mese fa, nello scorso giugno, proprio in seguito all’aggressione di un giovane per debiti di droga, le attività dei carabinieri hanno portato a due denunce, ad un accompagnamento in flagranza di reato di minorenne, ed al sequestro di oltre mezzo chilo di hashish.

Cosa viene contestato

I due giovani sottoposti a misura cautelare della custodia in carcere sono stati portati al carcere di Pesaro a Villa Fastiggi. Vengono contestati i reati di estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver ceduto sostanze anche a minorenni, lesioni personali aggravate.

Ma l’indagine non è finita, ci sono anche le posizioni dei ragazzini under 18 al vaglio del Tribunale dei minorenni di Ancona.

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