Assemblea del Pd di Fano: avanti con le primarie. Minardi colpevolizza i progressisti: «Indisponibili sul programma e i nomi»

Assemblea del Pd di Fano: avanti con le primarie. Minardi colpevolizza i progressisti: «Indisponibili sul programma e i nomi». Nella foto, da sinistra, Renato Caludio minardi e Cristian Fanesi
Assemblea del Pd di Fano: avanti con le primarie. Minardi colpevolizza i progressisti: «Indisponibili sul programma e i nomi». Nella foto, da sinistra, Renato Caludio minardi e Cristian Fanesi
di Osvaldo Scatassi
3 Minuti di Lettura
Domenica 18 Febbraio 2024, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:33

FANO E primarie saranno. L'assemblea del Pd fanese ha ufficializzato un epilogo che appariva scritto già qualche giorno addietro, quando era fallito il tentativo in extremis di federare centrosinistra e progressisti in un'alleanza elettorale di campo largo. «Il prossimo passo sarà predisporre un regolamento della consultazione, con date e regole condivise», ha detto ieri il segretario del Pd fanese, Renato Claudio Minardi.

Votazione unanime

A Minardi il compito di riepilogare all'assemblea del partito locale, oltre trenta i presenti venerdì sera nel centro civico a Gimarra, quale sia stato l'esito del recente e conclusivo confronto con Azione, partito che appartiene alla coalizione dei progressisti e che ne esprime il candidato sindaco Stefano Marchegiani. La relazione di Minardi è stata approvata all'unanimità (quattro astenuti) e le conclusioni prevedono innanzitutto che siano convocate al più presto “le primarie per la scelta del candidato a sindaco”.

Il regolamento

Ulteriori impegni, oltre a predisporre il regolamento, sono: “Sostenere con entusiasmo e determinazione il candidato del Pd, Cristian Fanesi”, perseguendo “la massima unità e solidarietà” tra tutti coloro che aspirano alla guida elettorale del centrosinistra locale. Tra i papabili, infatti, altri tre nominativi: Cora Fattori di +Europa, Etienn Lucarelli e Samuele Mascarin, rispettivamente delle liste Insieme è meglio e In Comune. Ogni singolo componente della rosa è tenuto a sostenere con lealtà e convinzione chi vincerà le primarie. Ricalcata dunque la linea della segretaria provinciale, la fanese Rosetta Fulvi.

Eclissatosi il campo largo, sostenuto dalla Federazione, Fulvi ha posto come banchi di prova per il partito locale sia la vittoria di Fanesi alle primarie sia il successo alle amministrative, auspicando inoltre il recupero di migliori rapporti con i progressisti.

La rivendicazione

«Rivendico - ha detto ieri Minardi - di essere riuscito a tenere unito il Pd sulla scelta del candidato sindaco, Cristian Fanesi, e di aver tenuto unita la coalizione di centrosinistra. Abbiamo fatto il possibile e l’impossibile per creare un'alleanza ampia ma i progressisti si sono mostrati indisponibili a discutere sia sui programmi che sui nomi di possibili candidati a sindaco». Poi, ha aggiunto Minardi «il Pd ha dovuto prendere atto che le liste civiche del centrosinistra e +Europa non erano disponibili ad attendere oltre».

«La destra ha fatto danni»

La conclusione di Minardi è che la situazione imponeva in modo “improrogabile” la “necessità di procedere”, anche alla luce del fatto che i progressisti hanno nel frattempo presentato il loro candidato: «Adesso ci aspetta una campagna elettorale che sappiamo molto impegnativa. Dovremo tenere le porte aperte per continuare il dialogo con i progressisti e con tutti coloro che intendono battere la destra. Destra che già dal 2004 al 2014 ha fatto sufficienti danni, isolando Fano». Minardi ha inoltre messo sul tavolo del centrosinistra i «250 milioni di investimenti, di cui 140 in corso d’opera: la città è cambiata ed è cambiata in meglio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA