FANO E primarie saranno. L'assemblea del Pd fanese ha ufficializzato un epilogo che appariva scritto già qualche giorno addietro, quando era fallito il tentativo in extremis di federare centrosinistra e progressisti in un'alleanza elettorale di campo largo. «Il prossimo passo sarà predisporre un regolamento della consultazione, con date e regole condivise», ha detto ieri il segretario del Pd fanese, Renato Claudio Minardi.
Votazione unanime
A Minardi il compito di riepilogare all'assemblea del partito locale, oltre trenta i presenti venerdì sera nel centro civico a Gimarra, quale sia stato l'esito del recente e conclusivo confronto con Azione, partito che appartiene alla coalizione dei progressisti e che ne esprime il candidato sindaco Stefano Marchegiani. La relazione di Minardi è stata approvata all'unanimità (quattro astenuti) e le conclusioni prevedono innanzitutto che siano convocate al più presto “le primarie per la scelta del candidato a sindaco”.
Il regolamento
Ulteriori impegni, oltre a predisporre il regolamento, sono: “Sostenere con entusiasmo e determinazione il candidato del Pd, Cristian Fanesi”, perseguendo “la massima unità e solidarietà” tra tutti coloro che aspirano alla guida elettorale del centrosinistra locale. Tra i papabili, infatti, altri tre nominativi: Cora Fattori di +Europa, Etienn Lucarelli e Samuele Mascarin, rispettivamente delle liste Insieme è meglio e In Comune. Ogni singolo componente della rosa è tenuto a sostenere con lealtà e convinzione chi vincerà le primarie. Ricalcata dunque la linea della segretaria provinciale, la fanese Rosetta Fulvi.
La rivendicazione
«Rivendico - ha detto ieri Minardi - di essere riuscito a tenere unito il Pd sulla scelta del candidato sindaco, Cristian Fanesi, e di aver tenuto unita la coalizione di centrosinistra. Abbiamo fatto il possibile e l’impossibile per creare un'alleanza ampia ma i progressisti si sono mostrati indisponibili a discutere sia sui programmi che sui nomi di possibili candidati a sindaco». Poi, ha aggiunto Minardi «il Pd ha dovuto prendere atto che le liste civiche del centrosinistra e +Europa non erano disponibili ad attendere oltre».
«La destra ha fatto danni»
La conclusione di Minardi è che la situazione imponeva in modo “improrogabile” la “necessità di procedere”, anche alla luce del fatto che i progressisti hanno nel frattempo presentato il loro candidato: «Adesso ci aspetta una campagna elettorale che sappiamo molto impegnativa. Dovremo tenere le porte aperte per continuare il dialogo con i progressisti e con tutti coloro che intendono battere la destra. Destra che già dal 2004 al 2014 ha fatto sufficienti danni, isolando Fano». Minardi ha inoltre messo sul tavolo del centrosinistra i «250 milioni di investimenti, di cui 140 in corso d’opera: la città è cambiata ed è cambiata in meglio».