Rifiuti a Monteschiantello, l'assessore Mascarin: «Una barzelletta la proposta di un patto con Mms sulla discarica»

Rifiuti a Monteschiantello, l'assessore Mascarin: «Una barzelletta la proposta di un patto con Mms sulla discarica». Nella foto la discarica di Monteschiantello e, nel riquadro, Samuele Mascarin
Rifiuti a Monteschiantello, l'assessore Mascarin: «Una barzelletta la proposta di un patto con Mms sulla discarica». Nella foto la discarica di Monteschiantello e, nel riquadro, Samuele Mascarin
di Lorenzo Furlani
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Giovedì 31 Agosto 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:56

FANO - Prende piede un interessante dibattito sui servizi pubblici locali a 9 mesi dalle elezioni amministrative, che sono l’occasione per verificare cosa i vari candidati hanno intenzione di fare riguardo a uno dei temi più pregnanti delle comunità locali per l’impatto sulla vita dei cittadini e la qualità dell’ambiente.

Samuele Mascarin, leader della lista In Comune e assessore di Fano alle società partecipate: due ex sindaci e un ex assessore hanno proposto una collaborazione con Marche Multiservizi sulla discarica gestita da Aset, che ne pensa?

«Sono rimasto sconcertato dalla proposta di Carnaroli, Baldarelli e Busca di una società di scopo tra Aset e Marche Multiservizi per Monteschiantello: dopo Riceci mettere in mano la discarica di Fano a Mms sembra più una barzelletta che una seria opzione politica». 

È partito il dibattito sulla ripubblicizzazione dei servizi locali, sul servizio idrico tra l’altro c’è già una proposta di legge regionale per ridefinire gli ambiti: riguardo al problema di Marche Multiservizi gestita dal partner industriale Hera quotato in borsa sarebbe l’uovo di Colombo? Ma si rischia un aumento delle tariffe?

«Io ho apprezzato subito quella proposta della consigliera regionale Marta Ruggeri e il Consiglio comunale di Fano ha approvato, con il voto del Pd e del sindaco Seri, un ordine del giorno In Comune-M5S a sostegno. Una nuova cornice legislativa è il primo passo, il tema tariffe è legato al rimborso degli investimenti. Comunque, temo non siano all’ordine del giorno cambi di strategia nelle Marche di Acquaroli per una gestione pubblica del servizio idrico».

Per ripubblicizzare il servizio integrato dei rifiuti, alla scadenza della concessione nel 2030, occorrerebbe appunto rimborsare in quota a Hera gli investimenti fatti e non ancora ammortizzati. Secondo lei è un obiettivo fattibile?

«Non sta a me dirlo, ma ai soci per cui Mms svolge i servizi. Un processo non semplice e da riassetti finanziari significativi».

L’equivoco di molti su Mms è che si tratti di una società a controllo pubblico perché è partecipata a maggioranza dai Comuni. In realtà non lo è per sentenza della Corte dei Conti rivendicata dallo stesso ad Tiviroli. Tradotto in pratica, che differenza c’è nella gestione rispetto a una spa a controllo pubblico come Aset?

«In Aset l’ultima parola è dei consigli comunali, in Mms l’ultima parola spetta al socio privato.

La vicenda Riceci è esemplare. Le decisioni strategiche ed il controllo devono essere pubblici anche a livello societario».

Per ciò che è stato deciso e ciò che non è stato deciso, la pianificazione dell’Assemblea terrioriale d’ambito risulta condizionata nel tempo dagli interessi di Mms. Il Comune di Fano sul piano d’ambito ha sempre votato contro o si è astenuto. Dal suo punto di vista, quindi, questo sbilanciamento è stato sempre evidente?

«È evidente quello che più volte il sindaco Seri ha fatto osservare: la governance politica dell’autorità d’ambito è stata inadeguata rispetto alle sfide poste e questo ha fatto sì che a prevalere in questi anni fosse il protagonismo degli attori privati. Con Ata c’è un contenzioso per affermare il diritto di Aset di gestire in house i rifiuti sino al 2050: una brutta pagina».

Le discariche per rifiuti urbani di Tavullia e Fano si esauriranno nel 2027, il piano approvato a luglio dopo la revisione della Regione non affronta il problema, che resta immutato, e si rischia di andare in emergenza. Qual è la ratio? 

«Si rimanda un problema rinunciando a individuare per tempo le soluzioni nell’ambito di una programmazione pubblica. Un approccio pericoloso per tutto il territorio».

Secondo l’amministrazione comunale di Fano come dovrebbe risolversi il problema dello smaltimento dei rifiuti urbani dal 2027?

«Serve un confronto pubblico e trasparente come ha proposto il sindaco Seri, ma Fano ha bisogno di trovare sul territorio una politica coraggiosa in grado di affrancarsi da logiche di potere che abbiamo tutti misurato in questi anni».

Da tempo su temi sensibili Marta Ruggeri del M5S esprime valori affini a quelli del centrosinistra, più d’uno la vedrebbe nel 2024 alla guida di tutto lo schieramento dei progressisti a Fano. Lei come valuta questa prospettiva?

«Una scelta imposta dall’alto e da Pesaro non è possibile. Marta, che è una risorsa, dovrebbe mettersi in gioco e partecipare come me alle primarie: facciamo scegliere il candidato migliore a migliaia di cittadini, non a qualche barone di partito. Una nuova alleanza per essere credibile agli occhi dei nostri elettori può nascere solo con un bagno di democrazia».

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