Apsella, bomba fai da te esplosa in casa doveva far saltare un bancomat. Caccia al complice fuggito senza aiutare l'amico

L'ordigno fai da te esploso in casa doveva far saltare un bancomat. Caccia al complice fuggito senza aiutare l'amico
L'ordigno fai da te esploso in casa doveva far saltare un bancomat. Caccia al complice fuggito senza aiutare l'amico
di Luigi Benelli
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Sabato 5 Agosto 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 16:15

VALLEFOGLIA Esplosione all’Apsella, è caccia al complice che stava aiutando il romeno rimasto menomato. Secondo i carabinieri i due stavano preparando un ordigno fai da te per far saltare un bancomat. Nei giorni scorsi, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Pesaro e Urbino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di un di Ion Oltean, rumeno di 37 anni, perché ritenuto responsabile di fabbricazione e detenzione di materiale esplodente.

 

I fatti si riferiscono al 10 giugno scorso, quando in un’abitazione di Vallefoglia, località Apsella, occupata da una coppia di romeni di cui il 37enne era ospite. C’era stata una fortissima esplosione che aveva provocato danni all’immobile e nella quale era rimasto gravemente ferito l’uomo che ha perso entrambe le mani e la vista da un occhio oltre ad aver subìto fratture alle gambe e al viso, con netta riduzione dell’udito. I carabinieri, intervenuti con i vigili del fuoco, hanno accertato che lo scoppio si era verificato nella mansarda e che l’onda d’urto sprigionatasi aveva danneggiato il locale e provocato un crollo. In quel momento, nell’abitazione era presente solo il 37enne, parente degli inquilini, che stava maneggiando delle sostanze esplosive.

Le indagini

Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo, assieme ai colleghi della compagnia di Pesaro, hanno consentito di accertare che l’uomo, approfittando dell’assenza dei suoi familiari, si era recato nella mansarda per preparare un ordigno esplosivo a base di una sostanza che il Ris di Roma ha accertato essere T.at.p. (triperossido di acetone).

Si tratta di un esplosivo ad elevatissimo potenziale realizzabile artigianalmente con sostanze facilmente reperibili in commercio. La pericolosità risiede nell’estrema sensibilità agli urti, alla frizione, alla fiamma e alle temperature ambientali elevate.

Ad aiutarlo c'era un altro uomo

Il suo potenziale distruttivo e l’assenza di controindicazioni, quali la non infiammabilità, vede l’ esplosivo sempre più impiegato per la preparazione di ordigni artigianali per assalti agli sportelli bancomat. Secondo le risultanze investigative fino a questo momento acquisite, l’indagato, giunto pochi giorni prima in Italia dalla Romania, stava realizzando, nell’abitazione di sua sorella, un ordigno artigianale da utilizzare, con ogni evidenza, per il danneggiamento di uno sportello bancomat. Ad aiutarlo c’era un altro uomo, ancora in corso di identificazione, il quale, dopo il gravissimo incidente, non solo lasciava in fin di vita il complice, ma prima di darsi alla fuga tentava di far sparire ogni traccia. Il 37enne è agli arresti domiciliari e durante l’interrogatorio di garanzia ha detto di non ricordare nulla riguardo l’esplosione e su cosa stesse facendo.
 

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