Fano, aggressione in piazza Costa: blitz in casa, preso un egiziano ma l'arresto non è stato convalidato. Ecco perché

Gli inquirenti cercavano una pistola: trovati coltello e droga

Fano, aggressione in piazza Costa: blitz in casa, preso un egiziano
Fano, aggressione in piazza Costa: blitz in casa, preso un egiziano
di Luigi Benelli
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Giovedì 4 Aprile 2024, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 09:26

FANO Aggressione in piazza Andrea Costa a Fano, le indagini si allargano. Ieri l’udienza di convalida per l’arresto di un 28enne egiziano avvenuto nel quartiere di Sassonia. Gli inquirenti, nell’ambito delle indagini sulla contesa tra due gruppi rivali di africani che ha provocato la violenza di sabato scorso, sono arrivati a casa del 28enne, in attesa di permesso di soggiorno. Per l’aggressione e l’accoltellamento è stato denunciato a piede libero un egiziano di 22 anni, che deve rispondere di lesioni aggravate (la prognosi per la vittima tunisina di 26 anni è di 5 giorni).

 

I carabinieri ritenevano che l’egiziano finito al centro dell’indagine potesse nascondere in casa una pistola, così è scattata la perquisizione.

Ma il 28enne, al rientro a casa con la fidanzata, viste le divise, si è dato alla fuga lanciando un oggetto in una siepe. I militari hanno recuperato un porta occhiali al cui interno c’era un piccolo coltello. Poi hanno eseguito la perquisizione alla presenza della ragazza che ha fatto trovare un sacchetto con dell’hashish. Era nascosto nel cassettone che contiene il rullo per raccogliere la tapparella di una finestra. All’interno c’erano circa 70 grammi di sostanza stupefacente. C’erano anche dei soldi, circa 700 euro. Ma della pistola nessuna traccia.

La fuga

Il 28enne che si era dato alla fuga è stato richiamato dalla compagna e si è poi presentato per chiarire i fatti. Qui è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per il possesso di sostanze stupefacenti e del coltellino. L’avvocato Michele Mariella ha evidenziato come non ci sia stata alcuna colluttazione con i militari, cosa che non fa figurare il reato di resistenza. Poi la versione sui soldi e lo stupefacente. Sarebbe per uso personale, mentre il denaro era un regalo di una parente. L’uomo fa piccoli lavoretti da muratore, non ha uno stipendio fisso. Il pm ha chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il giudice Andrea Piersantelli non ha convalidato l’arresto. Il giovane è a piede libero.
 

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