Palatroni, un gol dietro l'altro Compra la palazzina ex Sime

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Domenica 23 Luglio 2017, 05:00
L'INVESTIMENTO
ASCOLI Il 2017 è un anno di grande rilancio per l'imprenditore ascolano Piero Palatroni. Il presidente del Monticelli (con un passato anche nell'Ascoli calcio) oltre al progetto avveniristico di una ristrutturazione dell'impianto sportivo don Mauro Bartolini dove andrà a giocare la squadra biancoazzurra ha messo a segno un altro importante investimento. Mettendo mano al portafoglio per una cifra intorno ai due milioni di euro Piero Palatroni ha comprato la storica palazzina ex Sime, in via Ariosto, sede della società Molini e Pastifici ascolani fondata nel lontano 1884. L'imprenditore ha rilevato il credito dei creditori ipotecari e poi ha fatto un'offerta alla banca per la compensazione. Con tutti i fallimenti che ci sono in giro le banche hanno necessità urgente di fare cassa e quindi la proposta di Palatroni è stata accettata volentieri sulla base di una cifra intorno ai due milioni di euro. L'atto è stato già firmato dal notaio e pertanto il palazzo ex Sime è passato di proprietà a una società che fa capo a Piero Palatroni. La destinazione urbanistica è varia, dal commerciale a servizi (ad esempio poliambulatori e uffici). Il progetto prevede anche una torre e un parcheggio ma su questo aspetto bisognerà attendere il confronto con l'amministrazione comunale. Bisogna considerare che molti immobili sono stati dichiarati inagibile e il complesso potrebbe essere una soluzioni per commercianti e professionisti. Nel corso degli anni la palazzina a più piani ha ospitato l'ex Sites fino a quando l'ingegnere Azzanesi non la acquistò per vendere materiale elettrico (Sime). Successivamente ha ospitato uffici e altri piccoli negozi ma gran parte della struttura è rimasta inutilizzata da almeno trenta anni. Occorre inoltre ricordare che poco distante c'è una piccola centrale idroelettrica che sfrutta le acque del Tronto che poco dopo si ricongiunge con il torrente Castellano.
La rigenerazione
Sul recupero della palazzina ex Sime, per la sua posizione strategica a ridosso del centro storico, sono stati fatti studi e ipotesi che purtroppo non hanno avuto seguito a causa degli ostacoli burocratici sorti in tribunale. Nel 2013, ad esempio, venne presentato un progetto di rigenerazione architettonica, sociale ed economica attraverso il riuso dell'edificio. Il progetto prevedeva il recupero della palazzina come strategica cerniera di collegamento tra il futuro sviluppo della città moderna (rappresentato oggi principalmente dall'area ex Carbon) e il centro storico, il quartiere di Porta Maggiore e il quartiere di Campo Parignano. Nel progetto era previsto uno spazio polifunzionale per l'iniziativa e la partecipazione socio-culturale e territoriale, un intervento proiettato verso il futuro, ma saldamente legato alle radici del territorio. Come? Con il collegamento tra i quartieri attraverso la creazione di nuovi percorsi ciclopedonali, promuovendo la mobilità dolce e cpn il recupero e la rigenerazione di altri spazi urbani. Il progetto era riconducibile a tre ambiti di intervento: ambiente e alimentazione (creare un ponte culturale tra città e campagna, cibo e agricoltura, qualità e sostenibilità); cultura e territorio (diffondere e sviluppare l'identità culturale del territorio); coesione e integrazione (favorire la comunicazione e la collaborazione tra generazioni e culture diverse, le attività di self help e di coworking).
Il progetto
L'ambizioso progetto però si è scontrato con il muro delle procedure fallimentari in tribunale ed è abortito. Solo grazie alla perseveranza e all'ostinazione dell'imprenditore Piero Palatroni che si è mosso in grande riservatezza, la palazzina ex Sime potrà finalmente tornare a rivivere pullulando di nuove attività.