Notti in auto con l'incubo che la terra torni a tremare

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Venerdì 26 Agosto 2016, 05:00
IL PIANO ASCOLI Quell'immagine della propria abitazione che ondeggia e sembra poter cedere da un momento all'altro, quasi sentendo scricchiolare, tutt'attorno, quanto costruito in un'intera esistenza in qualche manciata di secondi, non si cancellerà più agli occhi delle famiglie ascolane. Una paura forte, col fiato che sale in gola e quell'effetto, sotto forma di psicosi, che non ti lascia più. L'incubo del terremoto convive inevitabilmente con tutti gli ascolani che risiedono nel capoluogo, laddove le strutture hanno retto l'urto dell'implacabile scossa che ha frantumato vite ed interi paesi poco distanti, ed a prevalere è proprio il timore di rivivere da un momento all'altro quei secondi di terrore. La ricerca di qualche istante di tranquillità sta spingendo ancora gli ascolani ad evitare di tornare a dormire in casa, sentendosi sul collo il fiato di questo terremoto insaziabile di vite umane. Ed ecco, allora, che il primo, immediato rifugio diventano le auto. Anche nelle ultime due nottate sono stati centinaia, se non qualche migliaio, coloro che hanno scelto l'auto per provare a dormire. Ed ecco che si sono riempiti tutti quei piazzali o quegli spazi aperti che danno un maggior senso di sicurezza: dallo straripante piazzale dello stadio ad altri luoghi come il piazzale del cimitero, le aree di quartiere come quella che si trova tra la circonvallazione e l'inizio di Borgo Solestà, ma anche l'ex tirassegno a Porta Romana, o il piccolo piazzale nella zona di San Marcello. In tanti alla ricerca di una tranquillità che, in realtà, non si riesce a catturare neanche per notte, causa le insistenti e continue scosse.Altro fenomeno che sta caratterizzando le scelte degli ascolani, dopo le scene di panico della prima nottata col terremoto, è quello della fuga in riviera.
Approfittando del fatto di poter contare sulla maggiore sicurezza, dal punto di vista geologico, dei sabbiosi fondali su cui si ergono gli edifici lungo la costa, sono decine e decine le famiglie ascolane che nelle ultime ore si sono lanciate alla disperata ricerca di appartamenti provvisori o di fortuna.
l. marc.
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