I lampioni a led e gli assenteisti messi alla berlina

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Lunedì 8 Febbraio 2016, 04:14
FILIPPO FERRETTI
Ascoli
Migliaia di persone hanno animato il Carnevale ascolano con la prima uscita dei gruppi iscritti al concorso. Tante le risate strappate ieri in mezzo al folto pubblico dagli oltre cento gruppi in gara, a cui si devono aggiungere almeno altrettante esibizioni risultate fuori concorso, grazie al brio e alla vivacità di turisti, visitatori e appassionati dell'improvvisazione. Nonostante il momento tutt'altro che felice che la città sta vivendo, gran parte dei mattatori della kermesse ha voluto mettere alla berlina le difficoltà e i cambiamenti recenti della vita locale, a cominciare dalla nuova illuminazione pubblica oggetto di numerose mascherate: da "E'saltata la luce" a "Con li nuove lampiù è revenute lì sparpagghiù"; da "Nen ce se vede" a "Con la nuova illuminazione anche l'ombra va in pensione", da "Per colpa del lu led nen se vede più niente" a "Per resparmià do quatrì, non ce se vede ne de notte, nè de dì". Molti siparietti hanno riguardato la crisi commerciale del cuore cittadino (da "E se l'Oasi chiude?" a "Pure li picciù de piazza se va jo l'Oasi", sino all'irresistibile "E'tutte nu cemetere") e le recenti iniziative della Diocesi ("San Francische è reternate, che casì che è retrovate", "L'Asculà pe devoziò vo li bove in processiò" e "Ma cagnate tutte li serrature", solo per citare alcuni titoli. Altre tematiche molto gettonate sono state quelle relative alla vita dell'Arengo ("Se ha lu tiembe e te sa adattà lu commune t'assumerà", "Lassessore per la scola ce lasciate a tacc e sola"), ma anche usi e costumi ascolani (" Li Commari","Il segreto de lu ponte de Cecco", "Li Bezzoche"). A questo proposito è bene ricordare come vari partecipanti abbiano voluto scimmiottare alcuni personaggi noti della città in maniera più meno esplicita (da "Cucco col basso" alla "Dieta del Tao", sino al fantomatico attore hollywoodiano interprete della storia di "Gustavo Lamozza"), senza tralasciare gli eroi del grande schermo ("Capitan America", Masha e Orso" e i Minions di "Io sto con gli stupidi"). Gran ritorno al Carnevale anche per i gruppi coreografici tanto in voga nei decenni passati ("Vasta col lu tran tran..è megghie nu can can", " I Village People", "Country Wild Angels") e delle parodie esilaranti di tendenze tutte ascolane, come i pupazzi di Babbo Natale appesi di "Aiutetece a recalà", le scuole di teatro amatoriale di "Chi se le ngolla" e lo straripante di "Come si pizzica il saltarello". Domani pomeriggio l'atteso gran finale.
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