Ricostruzione post-Sisma 2016, stipulato il protocollo: plafond da 300 milioni di crediti da Intesa San Paolo

Ricostruzione post-Sisma 2016, stipulato il protocollo d'Intesa: plafond da 300 milioni di crediti da Intesa San Paolo
Ricostruzione post-Sisma 2016, stipulato il protocollo d'Intesa: plafond da 300 milioni di crediti da Intesa San Paolo
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Lunedì 6 Novembre 2023, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 18:46

ANCONA Il Commissario straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, e Intesa Sanpaolo hanno firmato oggi un protocollo d’intesa finalizzato a riservare un plafond di 300 milioni di euro di crediti legati all’utilizzo del Supersismabonus (Superbonus 110% e Sismabonus) nei cantieri della ricostruzione del Centro Italia. Un’operazione resa possibile dalla deroga, prevista dal Governo e varata dal Parlamento lo scorso aprile che, per la ricostruzione degli edifici privati nelle quattro regioni colpite dal terremoto di sette anni fa - Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria -, consente fino a tutto il 2025 la possibilità di beneficiare, del Supersismabonus 110%, assistito sia dalla cessione del credito d’imposta che dallo sconto in fattura. Un intervento voluto per incentivare e accelerare la ricostruzione del tessuto edilizio nei territori colpiti dal sisma del 2016.

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Il protocollo d'Intesa

Con la sottoscrizione del presente protocollo di intesa, le parti intendono disciplinare i termini e le condizioni della collaborazione fra le stesse, per rispondere al bisogno di rendere liquidi i crediti di imposta, acquisiti tramite lo sconto in fattura, alle imprese iscritte all’Anagrafe - costituita ai sensi dell’articolo 30, commi 6 e seguenti del DL 17 ottobre 2016 n. 189, convertito con modificazioni dalla Legge 15 dicembre 2016 n. 229 –. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’esposizione finanziaria e di concorrere al rafforzamento patrimoniale delle imprese cessionarie, propedeutico alle attività di recupero e ricostruzione urbana. I crediti che potranno essere acquistati sono riferiti agli interventi ammessi al Superbonus, effettuati o da effettuare, di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli immobili per la riduzione del rischio sismico su edifici residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa per i quali sia stato accertato il nesso causale tra danno dell’immobile e l’evento sismico, situati in uno dei Comuni interessati da eventi sismici. Le imprese iscritte all’Anagrafe avranno la facoltà di presentare a Intesa Sanpaolo la richiesta di un plafond per la cessione dei crediti di imposta che sarà sottoposta a istruttoria e/o vagliata dall’Istituto di credito. Il protocollo d’intesa contribuirà al rilancio economico e sociale di quelle aree del centro Italia fortemente danneggiate dal terremoto.
 

Le dichiarazioni di Castelli

«A nome dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma del 2016 ringrazio Intesa Sanpaolo perché quella di oggi è davvero un’operazione di grande rilievo, che dimostra l’attenzione del Gruppo bancario nei confronti delle nostre comunità - dichiara il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli -.

Attraverso questo Protocollo saranno messi a disposizione ulteriori 300 milioni di euro, una cifra estremamente consistente che, auspichiamo possa consentire il superamento delle criticità dovute al blocco dei meccanismi di negoziazione dei crediti d’imposta. Questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto non solo il governo, ma il sistema-Italia voglia sostenere la ricostruzione post sisma 2016 attraverso la combinazione tra il 110% e il contributo connesso alle pratiche da terremoto. Una combinazione necessaria sia per far fronte all'aumento esponenziale dei costi innescato dall'inflazione che per aumentare la qualità energetica e sismica degli interventi di riparazione. L’obiettivo che mi sono dato nello svolgimento di questa missione, in effetti, è quello di ricostruire innovando il patrimonio edilizio e, attraverso iniziative come il Protocollo firmato oggi, l’Appennino centrale può diventare un punto di riferimento sulla prevenzione e messa in sicurezza del territorio».

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