Sanità, Mastrovincenzo (Pd) attacca la Regione: «Ancona, quadro surreale»

Sanità, Mastrovincenzo (Pd) attacca la Regione: «Ancona, quado surreale»
Sanità, Mastrovincenzo (Pd) attacca la Regione: «Ancona, quado surreale»
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Domenica 11 Febbraio 2024, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 13:09

ANCONA  -  Non si placano le polemiche sulla sanità delle Marche.  "E' surreale il quadro dipinto in conferenza stampa venerdì dall'Amministrazione Acquaroli rispetto alla situazione della sanità nella provincia di Ancona a cui, nella recente ripartizione di risorse per l'innalzamento del tetto di spesa per il personale sanitario, è stato riservato un incremento di soli 180mil euro, appena il 2% dell'aumento complessivo in tutta la regione". Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pd Antonio Mastrovincenzo.

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"Al netto dell'indizione dei bandi di concorso per nuove assunzioni, da tanto tempo richiesta dal Gruppo del Pd e dell'accelerazione alla ristrutturazione della Casa Rossa ad Ancona, sollecitata ripetutamente da nostre interrogazioni, - a giudizio dell'esponente dem - ci si dimentica tutte le gravi criticità irrisolte.

A partire dai tre Ospedali di Comunità, dalle 6 Case di Comunità finanziate dal Pnrr e dalle numerose altre Case della Comunità non rientranti negli investimenti del Pnrr, tutte strutture che necessiteranno di un adeguato organico di operatori sanitari, sulla cui istituzione si viaggia con ritardi macroscopici". "Che dire poi dello stato di sofferenza delle strutture sanitarie del territorio, in particolare per carenza di personale, e dei Pronto Soccorso costantemente sovraffollati? - chiede Mastrovincenzo - E delle liste di attesa di oltre un anno per gli esami diagnostici?". "Acquaroli e Saltamartini poi dimenticano lo stato disastroso in cui versano i servizi sociosanitari (Consultori familiari, Salute mentale, Umea e Umee), - attacca il consigliere del Pd - oggetto di ripetute interrogazioni consiliari da parte del Partito Democratico per malfunzionamento a causa di mancanza di specifiche professionalità; dimenticano infine - aggiunge - che non è stata ancora istituita la Conferenza dei Sindaci, organo di rappresentanza dei Comuni per l'espressione dei bisogni di salute e di servizi alla persona nel territorio di competenza, che garantisce la concertazione e la cooperazione tra Aziende sanitarie territoriali ed enti locali, anche attraverso la partecipazione ai processi di formazione degli atti regionali di programmazione in materia di assistenza sanitaria e socio-sanitaria". "E la Conferenza dei Sindaci è prevista dalla tanto celebrata normativa di riordino del servizio sanitario regionale, approvata ormai un anno e mezzo fa, - prosegue - che in realtà sta facendo acqua da tutte le parti come il tanto sbandierato Piano Socio Sanitario: due simboli - conclude - del totale fallimento della Giunta Acquaroli".

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