Il progetto
Un progetto per spostare i traffici merci e passeggeri più a largo, con il valore aggiunto di avere sei nuovi accosti per le Autostrade del Mare, dotati di adeguata lunghezza di banchina e dimensioni di piazzale, raccordati alla viabilità stradale e alla rete ferroviaria e realizzati in un contesto di sviluppo sostenibile delle infrastrutture. Con tanto di opere esterne di difesa dal mare della penisola. «C’è un modello logistico da potenziare e in parte da ricostruire per cui il Governo mette a disposizione i propri tecnici, le proprie risorse e le proprie società come Mercitalia, Ferrovie italiane e Anas – promette Rixi -.
Il porto ci crede
Sui tempi di realizzazione, tuttavia, il quadro è ancora nebuloso. Ma il porto ci crede: «Abbiamo la necessità di aumentare le superfici operative, piazzali e banchine - scende nel dettaglio Garofalo - e lo possiamo dare partendo da un’idea del 2005 che vogliamo rilanciare, in linea con uno sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità ambientale». Uno sguardo al futuro condiviso da Acquaroli, secondo cui, «grazie al tramite di Mercitalia, ci sarà una possibilità ulteriore di intercettare i flussi di merci definendo tempi e modi. Quanto ci proponiamo non è facile - ammette - ma crediamo tutti che gradualmente potremo recuperare quella centralità che meritiamo. Confido che già nelle prossime settimane potremo iniziare a vedere i primi risultati». E parte così il conto alla rovescia.