​Il viceministro Rixi al porto di Ancona: «Avanti tutta con la penisola. Priorità all’Ultimo miglio»

Sei nuovi attracchi per spostare a largo i traghetti: «Risorse a disposizione»

Il viceministro Rixi al porto di Ancona: «Avanti tutta con la penisola. Priorità all’Ultimo miglio»
​Il viceministro Rixi al porto di Ancona: «Avanti tutta con la penisola. Priorità all’Ultimo miglio»
di Martina Marinangeli
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Venerdì 21 Aprile 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 07:41
ANCONA Il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi ci mette la faccia. Ieri mattina, insieme al governatore Francesco Acquaroli e al presidente dell’Authority Vincenzo Garofalo, ha incontrato gli operatori del porto di Ancona e ha garantito l’impegno del governo nazionale per portare a casa un progetto cruciale per lo scalo dorico: la penisola nel porto commerciale, tra le banchine 27 e 28, per liberare la città dallo smog dei traghetti.  


Il progetto


Un progetto per spostare i traffici merci e passeggeri più a largo, con il valore aggiunto di avere sei nuovi accosti per le Autostrade del Mare, dotati di adeguata lunghezza di banchina e dimensioni di piazzale, raccordati alla viabilità stradale e alla rete ferroviaria e realizzati in un contesto di sviluppo sostenibile delle infrastrutture. Con tanto di opere esterne di difesa dal mare della penisola. «C’è un modello logistico da potenziare e in parte da ricostruire per cui il Governo mette a disposizione i propri tecnici, le proprie risorse e le proprie società come Mercitalia, Ferrovie italiane e Anas – promette Rixi -.

Le priorità sono l’Ultimo miglio, il collegamento alla rete ferroviaria e alla rete stradale del porto di Ancona, riuscendo a bypassare il centro abitato, con un nuovo piano regolatore che possa consentire nuovi spazi per un utilizzo maggiore dello scalo».

Il porto ci crede

Sui tempi di realizzazione, tuttavia, il quadro è ancora nebuloso. Ma il porto ci crede: «Abbiamo la necessità di aumentare le superfici operative, piazzali e banchine - scende nel dettaglio Garofalo - e lo possiamo dare partendo da un’idea del 2005 che vogliamo rilanciare, in linea con uno sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità ambientale». Uno sguardo al futuro condiviso da Acquaroli, secondo cui, «grazie al tramite di Mercitalia, ci sarà una possibilità ulteriore di intercettare i flussi di merci definendo tempi e modi. Quanto ci proponiamo non è facile - ammette - ma crediamo tutti che gradualmente potremo recuperare quella centralità che meritiamo. Confido che già nelle prossime settimane potremo iniziare a vedere i primi risultati». E parte così il conto alla rovescia. 

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