ASCOLI - L’unità di Ematologia e Terapia cellulare diretta da Piero Galieni, è uno dei due centri delle Marche, insieme a Torrette, accreditato dalla Regione per eseguire la terapia con cellule Car-T. A novembre è stato effettuato il primo trattamento a un paziente affetto da linfoma. La terapia è stata ben tollerata e il paziente è stato dimesso dopo 20 giorni di ricovero.
La procedura
Questo trattamento per le neoplasie ematologiche, dopo il prelievo di sangue del paziente, tratta i linfociti T prelevati in modo che vadano a distruggere le cellule tumorali.
Galieni illustra la tecnologia: «si parla di alcuni tipi di linfomi “non Hodgkins” e la leucemia acuta linfoide, neoplasie del sistema linfatico. Valutiamo la necessità del trattamento che è costoso e può dare problemi al paziente. Un vantaggio significativo del trattamento con Car-T è che le cellule non solo distruggono le cellule neoplastiche, ma si espandono dopo essere state reinfuse. Dopo un solo trattamento le cellule rimangono nell’organismo e continuano ad attaccare il tumore anche per anni». Sabrina Tarulli dell’Unità trasfusionale spiega: «La durata del trattamento è di circa 6 ore. E’ stato un paziente ideale, persona tranquilla e disponibile».
Nuovi scenari
Il direttore del dipartimento farmaceutico Isidoro Mazzoni ha aggiunto: «Si stanno aprendo degli scenari incredibili, un tempo impensabili. Il costo di un trattamento è di 205mila euro, ma la vita non ha prezzo». Giancarlo Viviani, direttore medico del presidio unico ospedaliero dice: «Questa squadra è un grande orgoglio». «Ci sono complicanze che possono anche essere mortali» prosegue il direttore della Rianimazione Ida Di Giacinto. Gabriella Cacchiò di Neurologia conclude: «Questo trattamento può avere effetti collaterali neurologici seri, ma possono essere prevenuti».