L’analisi
Una definizione che l’associazione ha ricostruito analizzando i dati dell’Osservatorio sull’economia del turismo della Camera di Commercio e dell’Enit. «Il turista che sceglie le Marche - entra nel merito il presidente Confcommercio Marche, Giacomo Bramucci - è alla ricerca di esperienze di valore, autentiche, fugge dalla routine e si compone al 37,4% della generazione Y (28-41 anni) e al 33,7% dalla X (42-57 anni). Quindi l’identità delle Marche è il benessere associato alla qualità della vita e alla longevità, l’enogastronomia, la sicurezza, la pluralità di esperienze e lo Slow Life». Un’identità che il direttore Massimiliano Polacco, propone di tradurre in pacchetti Food & Wine e benessere comprensivi di accoglienza di qualità, eccellenze tipiche e ristorazione, tour storici artistici e nei borghi, esperienza tra natura paesaggi relax. «Il che - incalza - impone la riqualificazione dell’accoglienza e il rafforzamento della digitalizzazione, per intercettare i tanti turisti che scelgono la vacanza tramite internet».
La rotta
Un processo che richiede «la formazione continua e nuove professionalità» ha sottolineato Luca Giustozzi, il presidente di Federalberghi.
I risultati
E di aver ottenuto dal direttore dell’Atim, Marco Bruschini, la conferma che le date della stagione vanno decise in anticipo e coralmente. Per raccontare la cultura enogastronomica marchigiana è stato coinvolto, come presidente Fipe Marche, il 2 Stelle Michelin Moreno Cedroni che, mentre sottolineava quanto si mangia bene ovunque nelle Marche, ha invitato la Regione a candidarsi per ospitare nel 2024 la presentazione della Guida Michelin. Il prossimo 14 novembre sarà l’ultima delle celebrazioni in Franciacorta. «Marche, facciamoci avanti».