Il Passetto cerca uno chef per la cucina: niente ristorante, solo pasti a domicilio

Il Passetto cerca uno chef per la cucina: niente ristorante, solo pasti a domicilio
Il Passetto cerca uno chef per la cucina: niente ristorante, solo pasti a domicilio
di MIchele Rocchetti
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Sabato 30 Dicembre 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 13:13

ANCONA Cercasi imprenditore del settore della ristorazione in grado di sviluppare un progetto a lungo termine destinato a far lavorare in maniera continuativa le cucine dell’ex ristorante Passetto. È l’ultima idea di Angelo Abate, che ha rilevato la struttura due anni fa per farne un incubatore di start-up chiamato Unicorn.

La strategia

Ma non c’è alcuna intenzione di tornare a utilizzare quella che è stata per decenni la sede naturale di matrimoni sfarzosi e cene chic come ristorante tradizionale. «La Unicorn rimane quella che è sempre stata: una fucina di talenti – sottolinea Abate -.

A partire da aprile sarà sede di due scuole stabili di imprenditoria e quella che era la sala banchetti del ristorante continuerà ad essere utilizzata per ospitare eventi. Nel 2023 questa attività è andata a gonfie vele, con l’organizzazione di incontri di grande prestigio come quelli della rivista Forbes. Per il prossimo anno abbiamo già oltre 30 date prenotate».

Ma allora perché mettersi alla ricerca di uno chef? «Perché la cucina dell’ex ristorante Passetto esiste tutt’ora ed è ancora una delle più grandi e attrezzate di Ancona. Sarebbe un peccato lasciarla inutilizzata». Le attività di somministrazione che si sono alternate sulla terrazza, dal sushi restaurant Hush al cocktail bar Terrazza Raval Sea Spirits, l’hanno sempre adoperata in maniera marginale e soltanto per il periodo estivo. Ora l’obiettivo è farla lavorare tutto l’anno. Ma come, se le sale interne non saranno ad uso ristorante? L’idea è quella di farne un centro di preparazione e cottura, che possa fare servizio di catering per eventi interni ed esterni, ma anche funzionare come ghost kitchen. «Si tratta di un modo nuovo di fare ristorazione – spiega Abate -. Nelle grandi città come Milano, dove trovare grandi spazi in cui collocare sedie e tavoli è diventato difficile e costoso, alcuni chef hanno iniziato ad affittare soltanto le cucine, proponendo pasti personalizzati da consegnare a domicilio. Possiamo parlare, in un certo qual modo, di ristoranti virtuali, nei quali è possibile ordinare di tutto, dalla carne, al pesce, al sushi». Abate cerca qualcuno che sposi questa filosofia.

«I colloqui sono in corso e al massimo entro una settimana penso di potere annunciare il nome». Questo non dovrebbe precludere il ritorno sulla terrazza, nel periodo estivo, della Raval Family, che ha un’opzione anche per il prossimo anno. Del resto la loro formula del cocktail bar premium, con un’attenzione particolare al mondo del gin, è stata un successo, e sarebbe un peccato non poterla vedere replicata. Invece nessuna possibilità, nemmeno per il futuro, che l’ex sala banchetti torni a funzionare come ristorante.

L’indirizzo certo

«Se questa fosse stata la nostra intenzione, l’avremmo già messa in pratica - dichiara Abate -. Ho già parlato con tutti i maggiori ristoratori del circondario, i quali sarebbero stati ben felici di aprire qui un nuovo ristorante. Ma questo non corrisponde all’indirizzo che ci siamo dati. Far rinascere il Passetto come classico ristorante da cerimonie non è mai stata un’opzione».

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