Regione, più di 300 emendamenti alla Legge urbanistica che spacca gli enti locali nelle Marche

Più di 300 emendamenti alla Legge urbanistica che spacca gli enti locali
Più di 300 emendamenti alla Legge urbanistica che spacca gli enti locali
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 14:58

ANCONA - «Una svolta epocale per il territorio». «No, complicherà solo la vita ai cittadini». Zenit e Nadir. Non potrebbero essere più lontane le posizioni di maggioranza e opposizione sulla legge urbanistica approdata ieri in Consiglio regionale per l’approvazione. Non è una novità, si dirà, se le due metà dell’emiciclo la pensano diversamente: in fondo, è il sale della democrazia. Ma che l’approccio a questa pdl è di amore o odio, senza zone grige - molto più che per altri atti ad iniziativa della giunta - lo dimostra la mole abnorme di emendamenti presentati al testo: circa 350, di cui 23 della maggioranza. 

Il precedente

Per fare un confronto semplice, basti pensare che alla riforma sanitaria che ha azzerato Asur e Marche Nord e istituito le 5 Ast - pure quella decisamente invisa alle minoranze - di emendamenti ne erano stati presentati 160. Meno della metà. La polarizzazione delle posizioni pare essere la costante di questo testo, che infatti si è guadagnato l’anomalo “non parere” del Cal, su cui ha pesato il voto contrario delle Province di Ancona, Pesaro ed Ascoli. E il Crel ha invece dato parere favorevole ma subordinandolo a ben 22 condizioni che prevedono anche l’abrogazione di un intero articolo della legge, il 24, sulle disposizioni del territorio rurale. Così come una massiccia modifica degli articoli 25 (Rigenerazione urbana e territoriale) e 26 (Incentivi urbanistici per gli interventi di rigenerazione urbana). Un testo che va dunque incontro ad una modifica importante rispetto a quello deliberato dalla giunta ad agosto. Quanto e come, però, è ancora presto per dirlo. 
Ieri in circa 7 ore l’aula è riuscita ad arrivare all’approvazione solo dei primi 3 articoli di una legge che ne conta 36 in totale.

Non male come media. I lavori riprendono oggi alle 9: per ora è previsto che vadano avanti ad oltranza, ma non è escluso che si renda necessario allungarsi a domani. 


A scontrarsi nell’agone di Palazzo Leopardi ieri sono stati in particolare i relatori di maggioranza Andrea Assenti (FdI) e di minoranza Anna Casini (Pd), con incursioni dell’assessore all’Urbanistica Stefano Aguzzi e del consigliere dem Fabrizio Cesetti, che non manca mai di sfoggiare la sua oratoria - e una resistenza invidiabile - in questi dibattiti fiume. «L’obiettivo della legge - dà il via alle danze Assenti - è favorire la rigenerazione urbana e territoriale attraverso uno sviluppo urbanistico sostenibile, che contenga il consumo del suolo e privilegi il riuso del già costruito». In questo modo, secondo il relatore di maggioranza, «vengono tutelati gli interessi sociali, ambientali e paesaggistici, ma anche uno sviluppo all’insegna della sostenibilità». 

La dicotomia

Sull’altro lato del ring, la relatrice di minoranza Casini la vede in modo esattamente opposto: «La legge complica anziché semplificare la vita dei cittadini in materia urbanistica e sarebbe servito discuterne di più, anche perché Province e Comuni hanno avanzato delle obiezioni di carattere tecnico. Questa pdl appesantisce le procedure con una tutela del paesaggio finta: non c’è scritto consumo del suolo zero». Oggi va in scena il secondo round. L’ultimo? Non è detto.

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