ASCOLI Parola d’ordine: innovazione. Torna il Roadshow Smau nella declinazione marchigiana. L’evento farà tappa, nella giornata di oggi, ad Ascoli Piceno, presso il Teatro Filarmonici. L’obiettivo è quello di fare il punto sull’innovazione delle Marche. «In un’area industrializzata come la nostra il tema dell’innovazione digitale diventa decisivo - spiega il Presidente di Camera Marche, Gino Sabatini - alle aziende servono conoscenze e abilità».
La trasformazione
Dati alla mano, nel 2022, in Italia, quasi il 70% delle imprese ha investito nella trasformazione digitale. Nella nostra regione, con riferimento alle tecnologie 4.0, è forte il bisogno di competenza, ma l’applicazione resta difficile: solamente in 2 province su 5 sarebbe stato possibile inserire oltre 3mila figure con profilo digitale, mentre per oltre la metà dei casi è risultato complicato reperirle, spiega Marco Pierpaoli, componente di Giunta di Camera Marche con delega all’innovazione.
«La preparazione digitale deve avere un posto in primo piano negli istituti Its - commenta Sabatini - ne abbiamo quattro nelle Marche, altri possono nascere, ma gli iscritti continuano ad essere pochi».
Ultime rilevazioni stimano che il 49% delle imprese coinvolte dal Pid possiede un grado di maturità digitale di secondo livello (apprendista), il 38% di terzo livello (specialista digitale), mentre i digiuni di innovazione (esordienti digitali) sono il 6,7%. Questo dato - in scala da uno a 5 - colloca le imprese marchigiane leggermente sotto la media nazionale, in una posizione centrale nel rating Italia. La nostra regione, infatti, si colloca a 2,8 (l’Italia a 2,9), le regioni più avanzate (Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia sono su 2.20). Ulteriore dato da menzionare è quello delle start up innovative marchigiane: sono 320 quelle iscritte alla sezione speciale Registro Imprese, concentrate soprattutto nei settori di manifattura e servizi alle aziende. Al termine del 2022, 69 (il 17%) risultavano a titolarità femminile.