L’e-commerce traina le aziende marchigiane: «Così apriamo a nuovi mercati»

Camera di Commercio Marche, dall’ultima rilevazione cresce la maturità digitale delle imprese Ieri l’evento Amazon ad Ancona, gli operatori: «L’online fondamentale per sviluppare l’export

L’e-commerce traina le aziende marchigiane: «Così apriamo a nuovi mercati»
L’e-commerce traina le aziende marchigiane: «Così apriamo a nuovi mercati»
di Andrea Maccarone
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Sabato 9 Settembre 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 11:32

Circa un centinaio gli imprenditori marchigiani che ieri hanno partecipato all’evento firmato Amazon, organizzato insieme alla Regione Marche e Camera di Commercio Marche, alla Loggia dei Mercanti ad Ancona. Il tema: l’e-commerce. L’obiettivo: formare le imprese a migliorare le performance di vendita affrontando i mercati online. 


I dati 


La media del livello di digitalizzazione delle imprese marchigiane si colloca su un punteggio di 2.08 su 5, in linea con la media nazionale (2.09).

L’attenzione delle imprese marchigiane al tema digitalizzazione è confermata anche dal numero crescente di partecipanti alle attività formative della Camera di Commercio Marche sul tema digitale e 4.0, che ha superato le 3700 imprese. Sulla maturità digitale delle im prese marchigiane la Camera ha avviato un’attività di rilevazione a partire dal 2018. Al termine del primo anno di rilevazione, il 40% delle imprese partecipanti era a un livello esordiente nell’implementazione di tecnologie digitali e 4.0 in azienda. Il 33% era considerabile già specializzato in qualche ambito tecnologico, il 12% si collocava sui livelli più alti di digitalizzazione e un consistente 14% sul livello più basso. Il campione era composto da imprese partecipanti a bandi e iniziative formative sul digitale della Camera di Commercio. Arrivati al 2022, a un 42% di esordienti corrisponde anche un aumento degli specialisti (38%), un leggero aumento degli altamente specializzati (14%) e un calo netto delle imprese meno digitalizzate, scese al 7%, indice di un trend positivo sia rispetto all’accesso all’innovazione da parte delle imprese, sia di un miglioramento complessivo della preparazione digitale del sistema imprese. Nel 2022, delle oltre 600 Pmi marchigiane presenti su Amazon, più del 45% ha esportato i propri prodotti registrando attraverso lo store circa 30 milioni di euro di vendite all’estero.


Le scommesse 


«Non ero formato in marketing, ho fatto tutto da autodidatta» racconta l’imprenditore fidardense Alessio Adamo, titolare della Adamo Srl impresa che produce casalinghi in plastica. Attraverso il lancio nell’e-commerce «in quattro anni siamo al 50% di fatturato grazie a questo veicolo». L’online ha permesso alle imprese marchigiane di scoprire nuove fette di mercato e di aprirsi all’estero in un modo molto veloce. Ma rimane un gap da colmare: quello della propensione all’approccio digitale da parte delle imprese del nostro territorio. Forse ancora un po’ ancorate a logiche e modalità di vendita più tradizionali, e ciò è testimoniato dal livello di digitalizzazione delle aziende marchigiane in linea con il dato nazionale che, comunque, è parecchio più arretrato rispetto a quello europeo (nel ranking al 18° posto su 27 Paesi).

«Il Covid ha creato la necessità di aprire nuovi canali di vendita» racconta Luca Candeloro, responsabile commerciale della Focotto Srl di Jesi che si occupa di realizzare arredi riscaldanti di design. «Con il servizio di customer care - continua - riusciamo a fornire risposte tempestive al cliente, accrescendo il valore di soddisfazione». L’accelerata del digitale ha cambiato profondamente il modello di lavoro, tanto che in alcuni settori l’online è diventato il canale principale. «Per noi vale il 100% del fatturato - spiega Lucia Serrani, titolare della Vivi Autoparts di Tolentino, azienda nel settore dell’automotive dal 1955 - abbiamo formato i nostri ragazzi alla comunicazione social fino a creare un nostro e-commerce b2b nel 2012. Questo perché nel nostro settore le forniture ormai si fanno praticamente solo online». 

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