Fondi Pr Fesr
La Regione ha finanziato 12 interventi finalizzati a ridurre il rischio idrogeologico in alcune aree del territorio marchigiano. Lo stanziamento complessivo sarà di 25 milioni di euro, finanziati con risorse del piano regionale alimentato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. I progetti riguardano la sistemazione idraulica, e in alcuni casi anche l’adeguamento della sezione idraulica, di alcuni corsi d’acqua. In provincia di Ancona saranno interessati i fossi della città capoluogo (2 milioni di euro), quelli di Castelferretti in Comune di Falconara (3,2 milioni), due tratti del fiume Esino (in via della Chiusa a Moie per un milione e da Ponte della Barchetta, tra Jesi e Monsano, fino alla foce, per 1,5 milioni) e il fosso Rigo nel bacino idrografico del fiume Aspio, già interessato dall’alluvione del 2006.
In quest’ultima zona saranno realizzati due stralci delle opere idrauliche e complementari di raccordo tra le vasche di espansione e via della Stazione, in comune di Castelfidardo, per un investimento complessivo di due milioni.
In provincia di Pesaro-Urbino gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico riguardano il fiume Foglia, con la realizzazione di due aree di laminazione: una in località Talacchio di Vallefoglia (2,4 milioni) e un’altra a Badia di Montecalvo in Foglia (900mila euro).
Genio Civile
Gli ultimi due interventi di sistemazione idraulica, da 4 milioni l’uno, saranno eseguiti dal Genio Civile Marche Sud sui fiumi Ete Vivo, tra i comuni di Fermo e Belmonte, e Tesino, dalla foce al territorio di Offida, nelle province di Fermo e Ascoli Piceno. «La realizzazione di queste opere - fa sapere la Regione - , in alcuni casi, consentirà ai Comuni interessati di procedere alla revisione della perimetrazione delle aree ad alto rischio idraulico, attualmente censite nel PAI (Piano Assetto Idrogeologico) dell’Autorità Distrettuale dell’Appennino Centrale».