Tutte le Regioni
«In queste settimane tutte le Regioni stanno modificando i propri programmi, sottoponendo all’approvazione del Cipess (Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ndr) i programmi complementari, che di fatto ridurranno la dotazione del Por Fesr Marche da 585 a 464 milioni di euro, ed è rispetto a quest’ultima dotazione che dovremo garantire l’integrale assorbimento delle risorse». L’assessore in quota Fratelli d’Italia, subentrato in giunta regionale nell’ottobre scorso, precisa che «i dati ai quali si fa riferimento sono quelli di dicembre 2022, in una fase in cui i Por erano ancora calcolati con la dotazione integrale» e in ogni caso ci sono valide attenuanti per giustificare la maglia nera, tra tutte le regioni italiane, indossata dalle Marche quanto a capacità di spesa dei Fesr.
«La posizione delle Marche era dovuta al raddoppio della dotazione del programma Fesr a seguito della dotazione integrativa sisma (da 337 a 585 milioni), attribuita alle Marche stesse a gennaio 2018. In quel preciso momento, parliamo quindi di oltre 5 anni fa, le Marche venivano misurate assieme agli avanzamenti di tutte le Regioni che sono partite nel 2015 con la Regione Marche che è partita, con la dotazione sisma, nel 2018».
Le scadenze
«La programmazione complementare - ricorda - scadrà nel 2026 e consentirà, a noi come alle altre Regioni, di trasferire gli interventi che, per i più diversi motivi, non riusciranno a concludersi entro il 2023». Per verificare l’avanzamento della Programmazione 2014-20, ricorda Brandoni, sono state costituite task force con gli uffici del ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. «Nei confronti di queste settimane è stato ribadito che l’avanzamento della programmazione della Regione Marche è assolutamente in linea con gli obiettivi e non desta alcun tipo di preoccupazione». Sempre in riferimento alla programmazione 2014-20 l’assessore segnala che la stessa Commissione Europea sta discutendo una modifica regolamentare (cosiddetto Regolamento “Step”) che estende di un anno la rendicontazione della spesa della programmazione 2014-20, e questo non certo per un problema Marche o Italia, ma perché gli avvenimenti imprevisti ed imprevedibili di questi anni (dal Covid alla guerra Russo-Ucraina) stanno mettendo in seria difficoltà il completamento e la rendicontazione degli interventi della programmazione 2014-20 in tutta Europa».
Brandoni vuole rassicurare i marchigiani anche sulla futura programmazione, quella del periodo 2021-27. «Il bilancio regionale ha garantito subito la messa a disposizione del cofinanziamento regionale necessario (siamo tra le poche Regioni ad averlo fatto) consentendo così di pubblicare, nei primi 6 mesi successivi all’approvazione del programma, bandi e avvisi Fesr per oltre 120 milioni, con altri 37 milioni in uscita in questi giorni, il tutto su una dotazione del nuovo programma Fesr di 586 milioni».