L'appello alla Regione del sindaco di Cupramontana Enrico Giampieri: «Verdicchio e olio a rischio. Chiedere lo stato di calamità»

L'appello alla Regione del sindaco di Cupramontana Enrico Giampieri: «Verdicchio e olio a rischio. Chiedere lo stato di calamità»
L'appello alla Regione del sindaco di Cupramontana Enrico Giampieri: «Verdicchio e olio a rischio. Chiedere lo stato di calamità»
di Lorenzo Sconocchini
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Domenica 2 Luglio 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 07:22

CUPRAMONTANA - Grano e fieno allettati, intere semine come il girasole perdute, ma non solo. Oltre ai danni diretti provocati all’agricoltura dal succedersi di piogge incessanti, bombe d’acqua e canali e fiumi esondati, c’è da fare i conti con gli effetti dell’impossibilità spesso di entrare nei campi per raccolte e trattamenti. Così le coltivazioni rischiano di trovarsi esposte all’azione di parassiti, come la peronospora - insidiosissima per i vigneti - o insetti dannosi come la mosca dell’ulivo. 


I danni al territorio


Lo ricorda, chiedendo alla Regione Marche un’azione rapida per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale, il dottor Enrico Giampieri, sindaco di Cupramontana, il centro collinare dei castelli di Jesi noto per le sue produzioni vitivinicole, in particolare legate al Verdicchio «comparto fondamentale - ricorda il primo cittadino cuprense - del settore primario marchigiano».

Le abbondanti e persistenti piogge e le escursioni termiche degli ultimi due mesi, fa presente Giampieri, «hanno arrecato alle aziende gravi danni a causa della peronospora, compromettendo l’annata con pesanti ripercussioni economiche dovute alla mancata o ridotta produzione vitivinicola. La situazione è preoccupante». Piogge così insistenti avrebbero spesso impedito ai viticoltori di effettuare i dovuti trattamenti fitosanitari, situazione «che ha compromesso, in molti casi in maniera irreversibile, gli impianti viticoli anche per gli anni a venire». E danni ancora più ingenti ci sarebbero per chi ha scelto il percorso biologico.


Le infezioni


«Non solo nel nostro Comune, ma in gran parte della provincia di Ancona - scrive il sindaco di Cupramontana in una lettera-appello - la peronospora sta causando gravi danni nei vigneti che sono ora anche oggetto di infezioni di oidio e alle quali seguiranno inequivocabilmente altre malattie fungine quali Botrite e Black Rot o Marciume Nero».
Problemi in vista anche negli oliveti, visto che per Giampieri «l’andamento meteorologico caldo-umido di questi ultimi periodi certamente favorirà la mosca dell’olivo compromettendo quantità e qualità dei raccolti».

Secondo il primo cittadino di Cupra sarebbero già «molti i viticoltori del nostro territorio che denunciano danni importanti, per i quali dobbiamo fare riferimento al decreto legislativo n. 102/2004, cioè al fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali, completamente inadeguato rispetto alla situazione attuale, non più caratterizzata, come in passato, da eventi calamitosi contingenti, ma segnata dagli effetti disastrosi di cambiamenti climatici sempre più impattanti sull’agricoltura».

Il sindaco, annunciando una delibera di giunta comunale in tal senso, si augura che la Regione «metta in campo tutte le azioni utili a riconoscere lo stato di calamità naturale e dia quanto prima risposte concrete ai viticoltori con adeguati ristori». 

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