Covid, rientro soft negli asili. Si resta a casa soltanto con febbre o test positivo

Covid, rientro soft negli asili. Si resta a casa soltanto con febbre o test positivo
Covid, rientro soft negli asili. Si resta a casa soltanto con febbre o test positivo
di Lorenzo Sconocchini
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Agosto 2022, 07:10

ANCONA - Niente più quarantene dopo contatti ravvicinati con altri bambini contagiati. Si potrà andare tranquillamente all’asilo, a meno che non si abbiano febbre o altri sintomi influenzali e - ovviamente - non ci sia un test positivo a Sars-Cov-2.

Sarà un rientro soft per i bambini e il personale delle scuole d’infanzia, disciplinato dalle nuove regole anti-Covid definite dall’Istituto superiore di sanità con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e con la Conferenza delle Regioni. Almeno finché la situazione epidemiologica sarà come quella attuale, con l’incidenza dei positivi in calo e i reparti Covid che si stanno svuotando, le indicazioni strategiche per l’anno scolastico 2022-‘23 prevedono misure standard di prevenzione, almeno all’inizio.

I protocolli

Protocolli che però potranno inasprirsi fino a un “secondo livello”, con ulteriori interventi da modulare progressivamente «in base alla valutazione del rischio - spiega il documento - e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico».
L’impiego delle mascherine per i bambini sotto i 5 anni, mai previsto nelle precedenti fasi dell’epidemia, non lo sarà neppure nel prossimo anno scolastico, neanche in caso di risalita della curva dei contagi.

L’utilizzo dei dispositivi di protezione, in questo caso mascherine Ffp2, è disposto nella prima fase solo per il personale scolastico a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19.


La prevenzione


Le misure di prevenzione di base nelle scuole d’infanzia - che fanno seguito a quelle dedicate dieci giorni fa per le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione - prevedono che la permanenza negli asili sia consentita solo senza sintomi o febbre e vietata in caso di positività accertata tramite test. Previste anche l’igienizzazione delle mani, una “etichetta respiratoria”, vale a dire modalità di protezione durante i colpi di tosse e starnuti, la sanificazione periodica e straordinaria in presenza di casi confermati e ricambi d’aria frequenti. Previsto poi un “secondo livello” di misure da adottare in caso di peggioramento del quadro epidemiologico. Le regole da rispettare prevedono, in tal caso, anzitutto il distanziamento di almeno un metro tra gli adulti. E poi attività educative da svolgersi prevedendo gruppi stabili di bambini, per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra bambini appartenenti a gruppi diversi; l’utilizzo dei bagni da parte dei bambini controllato per evitare affollamenti e incroci tra gruppi diversi. In caso di peggioramento del quadro epidemiologico, si richiede di evitare l’uso promiscuo di giocattoli tra bambini appartenenti a gruppi diversi e non è consentito portare negli spazi delle attività oggetti o giochi da casa. Prevsito l’uso di mascherine chirurgiche o Ffp2 per chiunque acceda nei locali scolastici, fatta eccezione per i bambini, mentre tutto il personale scolastico deve indossare le Ffp2.

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