I primi cento giorni di Acquaroli tra Covid e girandola di dirigenti: «La ricostruzione ha accelerato»

I primi cento giorni di Acquaroli tra Covid e girandola di dirigenti: «La ricostruzione ha accelerato»
I primi cento giorni di Acquaroli tra Covid e girandola di dirigenti: «La ricostruzione ha accelerato»
di Martina Marinangeli
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Giovedì 28 Gennaio 2021, 10:01

ANCONA - «Il cambiamento in azione». È questo lo slogan scelto dalla giunta Acquaroli per presentare il bilancio dei primi 100 giorni alla guida della Regione.

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Un cambiamento che passa anche per una sostituzione capillare delle figure apicali della macchina amministrativa: dovrebbe uscire oggi, infatti, un interpello per individuare un dirigente da mettere a capo di una nuova posizione istituita, che si occuperà di Enti locali e Segreteria della giunta. Ruolo, quest’ultimo, finora ricoperto da Deborah Giraldi, già esautorata nei mesi scorsi del titolo di segretaria generale a favore di Mario Becchetti. 

I settori

Cambiamento, insomma. O meglio, repulisti totale. Dall’insediamento sono passati poco più di tre mesi e, ieri, governatore e assessori hanno illustrato quanto fatto finora. «Il rischio era farsi prendere totalmente dall’emergenza sanitaria - ha sottolineato il presidente -. Invece, alla gestione del Covid abbiamo associato una proposta forte che si trasformerà in atti concreti nelle prossime settimane».

Tra i goal rivendicati da Acquaroli, il raddoppio del numero dei tamponi eseguiti quotidianamente, «passato dai 1.500-2000 a 5mila, tra molecolari e rapidi» e l’accordo del Corridoio adriatico firmato con Abruzzo, Molise e Puglia. Lascia poi ai suoi assessori il compito di rendicontare quanto fatto in ogni settore, a partire dai contributi per le aziende colpite dalle restrizioni anti-Covid, su cui ha posto l’accento il vicepresidente Mirco Carloni: «un bando da 8,5 milioni a sportello che ha visto 8.500 aziende fare domanda e in questi giorni avranno il contributo». Centrale nei primi 100 giorni, come ovvio, la sanità, con l’assessore Filippo Saltamartini che ha citato «il potenziamento dei posti di terapia intensiva - da 115 a 237 - e delle Usca» tra i risultati migliori nel settore. 

Il post sisma

Il deus ex machina del bilancio Guido Castelli ha voluto ricordare i passi avanti fatti nella ricostruzione post sisma: «Tra poco disporremo di tutte le 4.000 pratiche sui danni lievi per consentire entro il 2021 di far rientrare a casa le persone». Incrementato, inoltre, il personale degli uffici speciali di 70 unità, metà delle quali assisteranno i Comuni nelle procedure di gara. Stefano Aguzzi, con la delicata delega al Lavoro, ha posto l’accento sui 2,9 milioni di euro per sostenere la creazione d’impresa da parte di disoccupati» e ha annunciato che i due Covid Hotel a Senigallia e Montecassiano - con contratti in scadenza il 31 gennaio - non verranno prorogati: «Ne contrattualizzeremo uno in provincia di Ancona, che dispone di 44 stanze, per un mese». È poi la volta del tallone d’Achille delle Marche, le infrastrutture, con l’assessore competente Francesco Baldelli che rivendica l’aver «messo in circolo, come Regione, circa 300 milioni di euro di risorse, che arrivano a 850 con quelle di altri soggetti, come Anas e società Quadrilatero». Chiude l’elenco di interventi l’assessora alla Cultura Giorgia Latini: «Teatri e musei sono chiusi e ci battiamo per le riaperture rispettando i protocolli di sicurezza».

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