Biesse Group ora avanza sulle frontiere del vetro con il 100% della Forvet. L’ad Selci: «Operazione strategica da 41 milioni»

Biesse Group ora avanza sulle frontiere del vetro con il 100% della Forvet. L’ad Selci: «Operazione strategica da 41 milioni»
Biesse Group ora avanza sulle frontiere del vetro con il 100% della Forvet. L’ad Selci: «Operazione strategica da 41 milioni»
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 13 Ottobre 2021, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 10:51

PESARO - Efficienza manifatturiera e ricerca scientifica, il mix esalta la rotta industriale delle Marche. È al motto di dinamismo produttivo e relazioni di mercato che si resta qui, per crescere ancora. La dimostrazione sul campo è garantita dalla Biesse Group che acquisisce il 100% di Forvet. La prima è la pesarese che progetta, produce e distribuisce sistemi per la lavorazione di legno, vetro, pietra, metallo e plastica. La seconda è una società torinese che fabbrica macchine speciali automatizzate per forgiare il vetro. La continuità d’intenti è la linfa di un contratto, sottoscritto ieri, che sottende a una operazione da circa 41 milioni di euro. 

 
L’operazione 
Trasparente e versatile proprio come la materia che taglia e tratta. Sull’operazione appena conclusa ci mette il sigillo Roberto Selci, ad di Biesse. «Si tratta di un’acquisizione strategica che ci permette di completare la gamma delle macchine per la lavorazione del vetro con soluzioni industriali complementari e perfettamente integrabili con le nostre tecnologie, offrendo così ai clienti più evoluti linee modulari e sistemi automatizzati, capaci di garantire elevati livelli di produttività e flessibilità». La formula dell’eccellenza. 


Le origini 
Il legno di librerie di culto, la pietra che resiste, il vetro che riveste e riflette le città del futuro o quello curvato di design della Fiam di Tavullia. Biesse cammina sul mondo e con il mondo. Fondata a Pesaro nel 1969 da Giancarlo Selci, quotata dal 2001 al segmento Star di Borsa Italiana, realizza l’85% del proprio fatturato consolidato all’estero.

Opera in più di 160 Paesi grazie a 13 stabilimenti produttivi e a una presenza diretta nei principali mercati internazionali. Una forza generata da radici salde, che affondano sempre nelle stesse zolle delle origini. Le Marche, il Pesarese, l’epicentro del distretto del legno, del mobile. Al teorema della reciprocità produttiva Biesse crede da sempre. «Il vetro è un settore in cui il Gruppo è presente dalla seconda metà degli anni Ottanta con tecnologie Intermac. Tra il nostro brand e Forvet - torna a ribadire Selci - c’è una piena complementarietà». Niente sovrapposizioni, piuttosto si potenzia l’offerta verso la fascia alta di mercato. Quasi un pronostico scontato con il nuovo compagno di strada: l’azienda torinese sviluppa sistemi che offrono soluzioni avanzate con possibilità spinte di customizzazione, ovvero l’adeguamento veloce di un prodotto alle esigenze di un singolo cliente. La scheda tecnica è un corollario di solerzia: fondata a Volvera, nel Torinese, nel 1990, è un riferimento unico nel mercato per la produzione di linee automatizzate che racchiudono un elevato livello di know-how, capace di realizzare un manufatto completo in poco spazio, incluse le operazioni di carico, scarico e intra-logistica personalizzabili sulla base delle esigenze di chi acquista. 


Il precedente 
Ma è nelle pieghe più insidiose delle cifre che si legge la necessità del patto stretto ieri. Forvet registrava un fatturato pre-Covid di 25 milioni di euro e circa 65 dipendenti, con la pandemia ha avuto l’anno scorso una flessione del 30%. Una frenata, seguita da una ripartenza in squadra. L’ultima acquisizione industriale di Biesse Group è stata Movetro nel 2017. Efficienza manifatturiera e ricerca scientifica, sì il mix esalta proprio la rotta industriale delle Marche.

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