Assemblea regionale Confartigianato
Bora: "La priorità deve essere il lavoro"

Un momento dell'incontro ad Ancona
Un momento dell'incontro ad Ancona
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Domenica 28 Giugno 2015, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 17:00
ANCONA - "Deve essere una legislatura per lo sviluppo".

Così il neo assessore regionale Manuela Bora ha aperto il suo intervento di fronte alla platea degli imprenditori di Confartigianato Marche riuniti ad Ancona per l’assemblea regionale. Il neoassessore all'industria, artigianato e commercio, rispondendo alle tante domande, ha parlato a lungo delle priorità tra le quali il lavoro e l’attenzione massima alle imprese auspicando una preziosa collaborazione con un “patto ” tra politica e sistema imprenditoriale.



Nell’occasione il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Marche hanno presentato anche uno studio sulla situazione dell’artigianato marchigiano chiedendo al nuovo governo regionale il massimo impegno per sostenere il sistema produttivo. Secondo i dati elaborati dallUfficio Studi di Confartigianato Marche sono 1.547 le imprese artigiane che hanno chiuso nei primi tre mesi di questanno a fronte di 938 iscrizioni. L’artigianato ha risentito maggiormente dei cicli recessivi essendo principalmente composto dalle attività manifatturiere e di costruzione (rispettivamente a fine 2014 la quota di imprese artigiane nelle Marche sul totale del’artigianato è del 29,0% e del 34,7%), settori che hanno più intensamente ridotto il valore aggiunto nell’arco dei sette anni di crisi economica e che hanno maggiormente risentito degli effetti del credit crunch. Dalla fine del 2009 alla fine del 2014 le imprese nelle Marche sono diminuite di 3.648 unità, pari al -7%. La variazione peggiore nel comparto delle costruzioni dove si registra il -10,4% pari ad una diminuzione di 1.948 imprese; segue il Manifatturiero con il -9,7% (1.513 imprese in meno). Sostanziale tenuta nei servizi: -0,7% nei Servizi alle imprese e -0,5% nei Servizi alle persone.



Quanto al credito, a fine febbraio 2015 secondo i dati dell'Ufficio Studi Confartigianato, nelle Marche lo stock dei prestiti alle imprese ammonta a 19,5 miliardi di euro ed è diminuito rispetto a febbraio 2014 del -7,9%, dinamica più intensa della media nazionale (-6,7%). Anche considerando le imprese con meno di 20 addetti, la diminuzione media regionale è peggiore della media nazionale (-8,7% contro -6,9%). "



Restano purtroppo inalterati tutti quegli elementi critici che hanno impedito alleconomia nella nostra regione di ripartire - dichiarano Salvatore Fortuna e Giorgio Cippitelli Presidente e Segretario Confartigianato Marche - e alcuni di essi, anzi, si sono drammaticamente accentuati in questo ultimo periodo, con ulteriori negativi effetti sulla ormai già profonda crisi strutturale in corso. Di fronte alle situazioni nuove e straordinarie che la crisi ha portato con sé non è più possibile continuare a ragionare e reagire con modi, strumenti e azioni ordinarie e superate. Occorre ripartire dalle ragioni dell’economia reale e cioè dalle imprese e dal lavoro".



"Chiediamo concludono il presidente ed il segretario di Confartigianato Marche - scelte forti e misure immediate basate sulla priorità degli interventi con una visione pluriennale, per investire nel medio lungo termine con un progetto, un percorso capace di dare risposte ad economia, lavoro e territorio".
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