Da Cagli a Senigallia, ecco l'operazione restyling per i nostri ospedali

Da Cagli a Senigallia, operazione restyling per i nostri ospedali
Da Cagli a Senigallia, operazione restyling per i nostri ospedali
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 07:07

ANCONA - Questione di ore. I decreti sono pronti e in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Come anticipato domenica dal Corriere Adriatico, quest’anno Babbo Natale ha portato in dono alle Marche finanziamenti da 114,4 milioni di euro che saranno messi a base di gara - da chiudere in 35 giorni - per il restyling e l’adeguamento di sei ospedali distribuiti sul territorio. Uno sprint impresso dall’assessorato all’Edilizia sanitaria guidato dal titolare della delega Francesco Baldelli.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le strutture - tutte da rendere antisismiche e ad emissioni zero - e di quali interventi beneficeranno. Partendo da quello che intercetta più risorse: l’ospedale di Pergola, con un appalto dal valore di 30.104.468 euro. 

Gli interventi

Qui l’obiettivo è «accorpare tra loro i locali diagnostico-terapeutici delle diverse aree funzionali con quelli di supporto afferenti alle stesse funzioni», spiega la scheda tecnica, per fare spazio alla realizzazione del «nuovo servizio mortuario e la nuova centrale tecnologica come corpi aggiuntivi in esterno».

Un restyling nato dalla «necessità di recuperare oltre il 50% del presidio ospedaliero, inutilizzabile perché oggetto di lavori di ristrutturazione iniziati nel 2018 e mai completati perché non finanziati». Restando nel Pesarese, sta per andare a gara anche l’ospedale di comunità di Cagli (appalto da 12.358.445 euro) che intercetta i fondi del Pnrr: una superficie utile complessiva di 3.900 mq, organizzata su tre livelli e uno interrato, con una struttura portante e isolato sismicamente alla base. Il presidio sarà costituito da tre blocchi e, come stabilito dal Piano socio sanitario, godrà di un potenziamento non indifferente delle specialistiche, da quelle ambulatoriali alla rete dell’emergenza-urgenza.

Le urgenze

C’è poi il pacchetto delle quattro palazzine dell’emergenza da rifare o riqualificare. Partendo da Nord, troviamo quella del Santa Maria della Misericordia di Urbino (appalto da 16.514.192 euro): l’intervento consiste nel realizzare una nuova costruzione, in grado di assicurare l’operatività dell’attività ospedaliera emergenziale anche in caso di calamità naturali. «Pertanto la parte impiantistica del nuovo edificio dovrà essere indipendente da quella del complesso esistente». Tra le funzioni previste nella nuova costruzione, il Pronto soccorso, l’Osservazione breve intensiva, la Medicina d’urgenza, Terapia intensiva e sub-intensiva, e il blocco operatorio L’attuale Pronto soccorso dell’ospedale sarà dedicato alla gestione del Covid. Passando all’intervento di realizzazione della palazzina per le emergenze del Santa Croce di Fano (16.514.192 euro), avrà le stesse finalità di quella di Urbino e tra le funzioni annovera anche la Diagnostica immagini dedicata, l’Unità di terapia intensiva coronarica ed un blocco operatorio dotato di quattro sale operatorie. La progettazione prevede anche le sistemazioni esterne e la viabilità dell’area. Nella provincia di Ancona, invece, arriva l’appalto da 20.025.112 euro per la palazzina emergenze dell’ospedale Principe di Piemonte di Senigallia. Si tratta di una superficie di intervento di oltre 3mila metri quadri sviluppata su tre piani fuori terra e uno interrato. In quest’ultimo, oltre ai depositi, verranno piazzati i locali per Radiologia, Ecografia e Tac, mentre al piano terra ci saranno Pronto soccorso, Obi, Medicina d’urgenza e Murg.

Le funzioni

Al primo piano andrà la Rianimazione con 8 posti letto e al secondo quattro sale operatorie. Nel finanziamento è prevista anche la realizzazione di un prato esterno alla struttura. Arriviamo così nel Maceratese, dove andrà a gara - valore appalto: 16.920.169 euro - il progetto per la palazzina delle emergenze all’ospedale di Civitanova. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo corpo per la gestione delle emergenze. Al piano terra è stato collocato il Pronto soccorso con l’Obi e la Medicina d’urgenza, mentre il reparto di radiologia e la sala gessi si troveranno al primo piano insieme a Terapia intensiva Utic. Al secondo piano troverà invece spazio il blocco operatorio, collegato al con il reparto delle degenze chirurgiche. Accanto al blocco operatorio ci sarà poi la Centrale di sterilizzazione, a servizio delle sale operatorie, della Terapia intensiva, del Pronto soccorso e di tutti gli altri reparti del plesso ospedaliero. Dal momento della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ci saranno 35 giorni di tempo per partecipare al bando. Poi, una volta affidati i lavori, potranno partire i cantieri.

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