VISSO - Claudia, la figlia di Giuseppe Rosati, spera ancora di poterlo rivedere e riabbracciare. Una speranza che non si spegne, nonostante l’anziano di 83 anni, ipovedente, di Cupi di Visso, manchi da quasi un anno. Si allontanò da casa la mattina dell’8 novembre 2021, con indosso un paio di pantaloni blu della tuta, maglione grigio, cappellino mimetico con visiera, occhiali da sole e bastone bianco per ipovedenti. E da allora si è come volatilizzato.
Un fatto ai confini della realtà nell’epoca della connessione totale. «Eppure – interviene la figlia Claudia – nonostante il protrarsi delle ricerche per un’intera settimana, con la statale setacciata per 4 chilometri in ambo le direzioni, di lui non c’è stata più alcuna traccia.
Si è pure temuto il peggio: «Abbiamo anche pensato che avesse perso l’orientamento spingendosi più in là di quanto non avesse mai fatto e che fosse risultato vittima di un incidente, visto che c’era della nebbia in quei giorni e, anche se l’ipotesi potrebbe essere etichettata come fantasiosa, che il presunto investitore l’avesse caricato a bordo per far sparire il corpo, ma le forze dell’ordine non hanno trovato alcuna traccia di tale eventualità. Né una frenata brusca lungo la statale, né alcun oggetto di mio padre rimasto sulla carreggiata. Del resto in quella zona non ci sono crepacci e, anche se fosse inciampato e non fosse riuscito a rialzarsi, sarebbe stato ritrovato a distanza di tempo. Insomma, l’unica cosa certa è che mio padre è letteralmente sparito nel nulla». Resta però la speranza di rivederlo vivo fino a prova contraria. «L’unico appello che posso fare – conclude Claudia - è che chiunque possa fornirci informazioni utili contatti tempestivamente le forze dell’ordine».