Lucrezia, la mamma blogger
che spopola anche con la vodka

Lucrezia Sarnari
Lucrezia Sarnari
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Venerdì 8 Luglio 2016, 11:05
TREIA - Lucrezia, la mamma blogger che spopola in rete. Si chiama “Ceraunavodka” il diario virtuale che racconta in modo dissacrante e ironico l’altra faccia della maternità. Non solo pappe e sorrisi, quindi, ma anche sacrifici e rinunce. A lanciare l’idea frizzante, seguitissima sul web, la treiese Lucrezia Sarnari, 33 anni, giornalista freelance. Una favola moderna che apre una finestra sul mondo del mommy blogging, il fenomeno che profuma di rivincita per tante giovani donne.

«Quando sono rimasta incinta - racconta Lucrezia- ero già nel settore, si profilava un bel cambiamento di vita e io non volevo abbandonare la scrittura. Il blog è nato nell’estate del 2013, mio figlio Pietro ad aprile. Il mio primo target di riferimento erano proprio le “non mamme” a cui mi sentivo più vicina. Non sapevo se sarei stata pronta ad abbandonare la routine in un momento in cui nessuna delle mie amiche stava affrontando questa esperienza travolgente. Le mamme blogger, però, sono guardate con interesse dalle aziende, così ho visto nel progetto anche un’opportunità lavorativa. E’ un altro modo per reinventarsi».

Oggi il blog conta quasi 6000 likes su Fb e circa 70 mila visualizzazioni ogni mese. L’eco è arrivata all’ estero. Poi prosegue: «La vodka e le uscite del venerdì sera mancate, la depressione post partum, quello che le mamme non ammettono: sono molti gli argomenti a cui mi approccio con un tono scanzonato. Lo stesso che ho cercato di mantenere vivido nel tempo. La cosa più bella che mi è stata detta è che leggere il blog è un modo quotidiano per alleviare la stanchezza».

Lucrezia, che ora vive a Perugia, ha scritto un e-book, “Manuale di sopravvivenza per pessime madri”, ed è stata selezionata come blogger per “Casa Facile”. Da tempo ha dato vita ad una rubrica dedicata alle mamme in carriera. Tra le protagoniste, la food blogger Chiara Maci, regina con i suoi 659 mila followers: «Mi piace raccontare queste storie- continua Lucrezia- scoprire come donne di diversa età e provenienza, hanno cambiato approccio alla vita e alla professionalità dopo la gravidanza». La chiave del successo è l’empatia: «Confidarsi le difficoltà è un modo per esorcizzarle- conclude Lucrezia- Il nostro retaggio culturale vuole che la donna dedichi anima e corpo alla maternità. Io lo faccio. A modo mio».
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