Sarnano, arriva dal mare
il rilancio di Sassotetto
Armellini spiega il progetto

Giovanni Armellini
Giovanni Armellini
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Mercoledì 1 Giugno 2016, 10:15
SARNANO - «Sassotetto merita un lancio in grande stile, ne ha la vocazione e i contenuti». A sentir parlare Giovanni Armellini sembra di essere davanti a un montanaro di origine e di residenza. Non è così, Armellini viene dal mare, da Porto Sant’Elpidio ma già i primi passi o quasi sono sugli scarponI. Merito di papà Alessandro che gli trasmette la passione e il rispetto per la montagna e per Sassotetto. Nato sul mare ma la montagna irrompe subito nella scena della vita: diventa maestro di sci e passa parecchi anni sulle nevi di Cervinia. Quanto basta per consolidare una passione e farne una professione e una filosofia di vita. Da poco tempo Giovanni Armellini ha preso in gestione la baita del Tucano’s a Sassotetto (quella più grande alla Maddalena è affidata ad Andrea Properzi) ma non ha in mente solo di gestire quell’attività finora solo invernale e legata alla presenza o meno della neve. «Lo spirito - dice Giovanni Armellini - è quello di far riprendere una località turistica n cui credo, sfruttando le esperienze che ho maturato e la potenzialità di questa montagna. In questi giorni stiamo sistemando la baita Tucano’s per tenere aperto tutto l’anno anche d’estate: bar, ristorante, noleggio mountain bike ed escursioni». Quanto alle cose da fare a Sassotetto (dove l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare un nuovo skilift a lato della faggeta e un tapis roulant per i bambini) skilift e tappeto a sinistra lato faggeto investimento, Armellini dice che «prima di tutto bisogna essere presenti tutto l’anno, poi far capire anche a chi va solo al mare che bisogna conoscere quello che abbiamo nei dintorni. Almeno una volta bisogna venire a vedere i Sibillini avendo un occhio di riguardo per le nostre montagne». Armellini è un altro di quelli che non stanno fermi: «Domenica sono stato a sciare sul Vettore: sci e scarponi in spalla, giornata di sole e bellissima escursione. La settimana precedente mi ero fatto a piedi i Sibillini da cima a cima: sono partito da Forca di Presta a Sassotetto passando per il Vettore, cima Redentore uscendo fino al Bove sud, cime Vescovi, Castelmanardo, Pintura di Bolognola e Sassotetto. Il tutto in dodici ore raccogliendo venti bottiglie». Per dire che c’è chi sale sulle vette dei Sibillini e poi butta la bottiglia di plastica per terra, sembra incredibile ma è così: «chi ama la montagna potrebbe fare a meno di buttare quello che usa. Per il resto abbiamo una montagna da sogno, a parte l’Etna solo sui Sibillini si scia vedendo il mare». Quanto al nuovo corso del Tucano’s l’apertura è fissata per la metà di giugno.
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