SAN GINESIO - Si è arrampicato su un palo dell’alta tensione fino a toccare i cavi ed è morto folgorato dalla scarica elettrica. Con ogni probabilità, secondo i carabinieri, si è trattato di un gesto volontario.
È la tragica fine di un 39enne residente a San Ginesio, il cui cadavere è stato trovato ieri mattina su un campo da una donna che stava facendo jogging. Erano all’incirca le 8.30. Immediatamente ha dato l’allarme al 112 e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri della Compagnia di Tolentino. Il corpo presentava ustioni ed ecchimosi, per questo i militari dell’Arma (sul posto anche il maggiore Giulia Maggi) hanno isolato la zona per svolgere gli accertamenti del caso.
Il cadavere dell’uomo, R.F.
Le indagini
Inizialmente tutte le piste investigative erano aperte, compresa quella di una morte violenta. Ad alimentare i dubbi la presenza delle lesioni e il fatto che il corpo si trovasse in un campo che costeggia la carreggiata. Nelle vicinanze c’era anche l’auto della vittima, una Fiat Panda. I nodi del giallo (e l’esclusione dell’ipotesi di un omicidio) sono stati sciolti dai carabinieri intorno alle 13, grazie all’intervento del medico legale Antonio Tombolini, che ha effettuato una prima ispezione cadaverica. Riscontrati delle ustioni simmetriche sulle mani e altri elementi che hanno portato gli investigatori dell’Arma a ritenere che il 39enne sia morto folgorato.
Il corpo si trovava infatti vicino al palo dell’alta tensione su cui, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo si era arrampicato. Il decesso, sempre secondo gli accertamenti effettuati dal dottor Tombolini, risalirebbe alla mattinata di sabato.