Tentato omicidio a Recanati, le scuse di Pintucci al 32enne accoltellato: «Chiedo perdono, ho pregato per te»

Il tribunale di Macerata
Il tribunale di Macerata
di Benedetta Lombo
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Martedì 21 Febbraio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 07:31

RECANATI «Scusami, ho pregato per te. Sono contento di vedere che stai bene e che ti stai riprendendo». Così Omar Pintucci, 47 anni di Recanati, si è rivolto ieri mattina al 32enne italiano ma di origine marocchina accoltellato con cinque fendenti il 30 luglio dello scorso anno al culmine di una lite nata per futili motivi. Per la prima volta aggressore e vittima si sono rivisti faccia a faccia e il primo, prima di rendere l’esame davanti al giudice dell’udienza preliminare Domenico Potetti, ha voluto chiedere scusa al secondo, parte civile con l’avvocato Damiano Corsalini (ha chiesto 275.000 euro di risarcimento). 

 

Accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dall’odio razziale (gli avrebbe urlato «marocchino di m…, tornatene a casa, siete sempre voi a fare casino»), secondo la ricostruzione effettuata dal pubblico ministero Claudio Rastrelli la notte del 30 luglio 2022 Pintucci si era recato al bar Mirò e infastidito dal vociare dei ragazzi che erano in strada avrebbe aggredito verbalmente il 32enne poi, dopo avergli mostrato il coltello che aveva con sé lo aveva seguito all’interno del bar da dove era stato allontanato dal gestore.

L'accusa

Per l’accusa il 47enne avrebbe atteso l’uscita dal locale del giovane per poi ingaggiare con lui una violenta colluttazione nel corso della quale lo avrebbe colpito con un coltello a scatto sferrandogli cinque fendenti che lo avevano raggiunto alla schiena, all’emitorace sinistro vicino al cuore e su un avambraccio.

L’aggressore era stato bloccato dai presenti e in particolare dal gestore del locale. Il suo legale, l’avvocato Donato Attanasio, aveva chiesto e ottenuto di procedere con rito abbreviato condizionato all’esame dell’imputato e della donna che era con lui all’inizio della serata. Ieri Pintucci ha raccontato che quella sera era andato al bar, il 32enne voleva che lui gli offrisse una birra, e al suo rifiuto il giovane lo avrebbe preso a schiaffi.

L'allarme dato ai carabinieri

Il 47enne aveva quindi chiamato i carabinieri e si era allontanato per poi tornare per incontrare un amico. A quel punto ci sarebbe stata un’altra discussione con il 32enne, Pintucci gli avrebbe mostrato il coltello e il giovane si era rifugiato nel bar. Il recanatese ha poi detto di essere stato aggredito dal 32enne mentre tornava a casa e lì la situazione sarebbe degenerata. Ad aprile sarà sentita la donna che era con Pintucci all’inizio della serata. In merito alle dichiarazioni fatte da Pintucci l’avvocato Corsalini ha voluto commentare: «Sono inattendibili e smentite dai riscontri probatori».

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