Elezioni a Recanati, il candidato del centrodestra Emanuele Pepa: «Io sono un uomo del fare, voglio esserlo anche da sindaco»

«Sollecitazioni pure da chi ha vedute politiche diverse»

Elezioni a Recanati, il candidato del centrodestra Emanuele Pepa
Elezioni a Recanati, il candidato del centrodestra Emanuele Pepa
di Giulia Sancricca
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Sabato 3 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 11:44

RECANATI «Scuole, sicurezza, viabilità e parcheggi rappresenteranno una priorità, conservando un’attenzione particolare al mondo dello sport e del terzo settore. Turismo e cultura contribuiranno a rilanciare il centro storico e lavoreremo per realizzare nuove aree verdi e di aggregazione nei quartieri». Il candidato sindaco del centrodestra, Emanuele Pepa, traccia le linee di quello che sarà il suo mandato se dovesse essere eletto. 

L’impegno

Pronto a mettere a disposizione «l’esperienza da cittadino, padre, marito ed imprenditore. Sono profondamente convinto che la mia presenza possa dare un cambiamento nel porsi alla gente, trasferendo anche nell’amministrazione pubblica la mentalità imprenditoriale: lavorare di squadra, esaltare le competenze, l’onesta, la sincerità e soprattutto la trasparenza, senza false promesse. Sono un uomo del fare, voglio esserlo da sindaco». Così si prepara a vivere la campagna elettorale «con entusiasmo e passione. Per me non è certo una novità, questa infatti sarà la quinta dopo che per quattro volte ho corso per la carica di consigliere comunale, approcciandomi sempre con lo stesso impegno e determinazione. Mi renderò disponibile al servizio della gente, cercando ogni forma di dialogo e andrò a sentire i cittadini delle frazioni e dei quartieri: ascolto e dialogo sono i miei punti di forza». Poi quelle che considera priorità: «Come primo obiettivo dovremo dare risposte a cittadini, imprese, commercianti, associazioni e soprattutto ai comitati di quartiere per non dimenticare le tante situazioni particolari che la nostra città quotidianamente vive. La sfida è alzare l’asticella della nostra città, sotto tutti i punti di vista, mi piace dire che il nostro sarà un programma contenente alcuni sogni, sfide ambiziose che io e il centrodestra vogliamo rendere realtà. Molto importante sarà l’inserimento di Recanati nella filiera istituzionale che contraddistingue il centrodestra, sfruttando i rapporti diretti che abbiamo con la Regione governata da Francesco Acquaroli fino al governo nazionale guidato da Giorgia Meloni».

I valori

E proprio l’unione del centrodestra in questa tornata elettorale, secondo Pepa, rappresenta uno dei punti di forza della sua coalizione: «Compattezza e determinazione. A Recanati il centrodestra torna unito con sei liste che sostengono la mia candidatura, mai accaduto prima d’ora. Mi fa molto piacere anche che ci siano state sollecitazioni anche di persone con vedute politiche diverse dalla mia, segno che mi viene riconosciuta una grande capacità di dialogare. A tal proposito posso già dire che se ci saranno liste che avranno a cuore la stessa idea di città che ho io non ci saranno chiusure per motivi ideologici. Recanati ha bisogno di coesione intorno a un progetto, non di divisioni per un colore politico». Non si sbilancia sui nomi di una eventuale squadra di governo: «In giunta porterò persone motivate, capaci, serie e che dimostrino passione per il bene comune. Dovranno saper lavorare in squadra e mettersi al servizio del cittadino». Poi una riflessione sugli errori fatti finora dall’amministrazione: «Recanati, in questi 15 anni di giunte Bravi-Fiordomo ha perso servizi importanti e quella centralità che da sempre la contraddistingueva. Sono tanti i cantieri che oggi vediamo avviati o in stato di partenza ma che hanno dovuto attendere più di un decennio per vedere la luce. Dobbiamo cambiare passo per ridare dignità a questa città ricca di storia, tradizione, cultura e imprese. Un altro grande errore è stato ignorare completamente l’opposizione: se vinceremo non sarò sordo alle voci contrarie». Pepa al momento è presidente regionale di Confartigianato: «Lo statuto non prevede l’incompatibilità, per correttezza mi autosospenderò nel periodo della campagna elettorale. Nel caso di elezione a sindaco rimetterò il mio mandato in modo da dedicarmi interamente alla mia città».