Un corso giunto alla seconda edizione, tenuto dopo alcuni rinvii dovuti al Covid e nato dall’intuizione dell’imprenditore Tarcisio Senzacqua, amministratore unico della Sint Tecnologie e della Self Globe, aziende che proprio nel Congo vantano anni di collaborazione con privati ed enti governativi per progetti di trasformazione agroalimentare, implementazione di strutture adibite a caseifici e impianti di macellazione. Vista l’esperienza di Senzacqua, il Ministero dell’Industria ha accolto il progetto di formare le giovani eccellenze congolesi per creare un valore aggiunto nella Repubblica democratica del Congo. Un progetto che l’ambasciatore Luca Attanasio aveva appoggiato in toto, favorendo gli scambi di esperienze tra l’Italia e il Paese dell’Africa centrale. Alla cerimonia di consegna dei diplomi hanno partecipato il sindaco Matteo Pompei, il presidente dell’Unione montana Giampiero Feliciotti, l’imprenditore Tarcisio Senzacqua e il prof Carlo Renieri (Università di Camerino).
La commozione di Zakia
Commossa Zakia Seddiki Attanasio: «È con grande piacere che ho accolto l’invito di Tarcisio Senzacqua, amico di Luca, a presenziare alla consegna dei diplomi. Ricordo benissimo che questo progetto, molto importante per la Repubblica democratica del Congo, era stata accolto con grande entusiasmo da Luca, il cui obiettivo da ambasciatore è stato anche quello di accompagnare gli imprenditori italiani seri e lungimiranti nel favorire anche nel Congo la diffusione dei loro modelli vincenti. Purtroppo Luca non ha potuto vivere la gioia di vedere questi 17 ragazzi congolesi formati e pronti per mettere in pratica le conoscenze acquisite qui in Italia. Avranno un grande avvenire nel realizzare nella terra natia progetti imprenditoriali nel campo agroalimentare, prendendo spunto da questa esperienza che è stata unica. Questa esperienza italiana è stata un punto di partenza molto solido per costruire il loro futuro e anche il futuro di tanta gente. Esprimo le più sincere congratulazioni per questo il corso che si è appena concluso e auguro ogni bene alla Repubblica democratica del Congo. Lo dico con forza: ogni bene al Congo, perché non sono stati i congolesi a toglierci Luca, l’agente di scorta Vittorio e l’autista Mustapha. Rinnovo i complimenti alla Self Globe e ai protagonisti di questo importante progetto».