Addio all’imprenditore Bisconti, padre delle scarpe per bambini

Addio all’imprenditore Bisconti, padre delle scarpe per bambini
Addio all’imprenditore Bisconti, padre delle scarpe per bambini
di Massimiliano Viti
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Venerdì 17 Novembre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 13:36

MONTE SAN GIUSTO Grave lutto per il mondo imprenditoriale maceratese. Pasquale Bisconti, per tutti Pasquì, fondatore del calzaturificio Zecchino d’Oro, si è spento nella sua abitazione nella notte tra mercoledì e ieri. Aveva 92 anni. Mercoledì scorso era stato in azienda a lavorare, come sempre. Svolgeva le operazioni di spazzolatura, stiratura, ed altro. Lavorava ogni giorno, rispettando l’orario di un qualsiasi dipendente. Pasquale lascia i figli Cinzia e Marco, che da diversi anni gestiscono il calzaturificio. I funerali si svolgeranno oggi alle ore 15 alla chiesa Santa Maria della Purità. Se n’è andato un capitano di impresa. 

 

Un artigiano-imprenditore che ha contribuito con il suo lavoro a rendere famoso il distretto calzaturiero maceratese in tutto il mondo.

Ed in particolare la calzatura da bambino, che tra Monte San Giusto e Monte Urano aveva la sua culla a livello europeo. Dopo il 2000 è arrivata la crisi che ha intaccato soprattutto questo particolare settore. Numerose aziende sono sparite dal mercato. Ma non quella guidata da Pasquale Bisconti che, oltre alla reputazione guadagnata con la serietà e l’onestà, ha sempre fatto della qualità Made in Italy senza compromessi il suo punto di forza. E su questo Pasquì è sempre stato irremovibile. Numerose le manifestazioni di stima e di cordoglio che sono arrivate ai suoi due figli non appena si è sparsa la notizia dell’accaduto.

Pasquì era molto conosciuto, nel centro calzaturiero, in tutto il distretto della scarpa marchigiana, e in Italia e all’estero dove aveva rapporti con clienti e fornitori. Rapporti che quando erano ultradecennali andavano al di là del mero aspetto professionale.

Pasquale Bisconti è nato in una famiglia di origini contadine di Montegranaro. A 13 anni inizia la sua formazione nel settore calzaturiero nell’azienda Severini, dove svolge un periodo di apprendistato. E per ringraziare il titolare dell’impresa che gli ha dato questa possibilità, Pasquale gli dona quello che hanno i suoi genitori in campagna: polli, frutta e verdura. Nel 1952 Pasquale ha 21 anni e decide che è arrivato il momento di aprire la sua “fabbrichetta” a Monte San Giusto. L’azienda si chiama Calzaturificio Sonia, che poi diventerà Zecchino d’Oro nel 1960. La piccola impresa inizia a produrre calzature da bambino sia per il marchio proprio, sia per altri marchi.

Come d’altronde accade oggi in numerosi calzaturifici della zona. L’azienda, così come tutto il distretto calzaturiero, si sviluppa e, dal 1986 al 2008, attraversa il periodo più florido. L’anno scorso il calzaturificio ha compiuto 70 anni. Oggi il calzaturificio, che ha preso la denominazione di Z-Industrie ed è proprietario del marchio Zecchino d’oro, è guidato dai figli di Pasquale: Cinzia e Marco. Tra i momenti più dolorosi che Pasquale portava nel cuore c’era la scomparsa del suo socio Franco Compagnucci, avvenuta circa 15 anni fa. Ma ci sono stati anche tanti momenti di gioia. 

Tra i più significativi la festa a sorpresa organizzata all’interno dell’azienda per i 25 anni di attività del calzaturificio e la premiazione per la Fedeltà al lavoro da parte dell’allora Camera di Commercio di Macerata avvenuta nel settembre 2014. Per Pasquale il lavoro era sempre al primo posto. Lo considerava l’elisir di lunga vita. Non voleva godersi la pensione come si dice in gergo perché temeva si sarebbe spento. Pasquì ha lavorato nel settore calzaturiero per 80 anni. L’equivalente di almeno due persone che, in media, iniziano a lavorare nella calzatura a 25 anni e smettono a 65. Ecco perché oggi si piange la dipartita di un imprenditore che ha messo la sua vita al servizio delle scarpe.

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