Mogliano, atti di autoerotismo
davanti alla moglie e alle figlie
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Giovedì 9 Giugno 2016, 09:50
MOGLIANO - Atti di autoerotismo davanti alla moglie, alla figlia sedicenne e a due gemelline di 16 mesi. Poi percosse, insulti e minacce di morte con tanto di coltello alla mano alla moglie e al loro figlio. È quanto contesta la Procura a un quarantanovenne, sotto processo con le accuse di maltrattamenti in famiglia e corruzione di minore. I fatti contestati risalgono al periodo precedente all'aprile dello scorso anno. Era stata la stessa moglie a rivolgersi a un avvocato, il legale Emiliano Carnevali, e a denunciare il coniuge. L'uomo, disoccupato, secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore Stefania Ciccioli nel corso delle indagini preliminari, avrebbe anche abusato sessualmente della donna dopo che lei aveva deciso di dormire in camere separate. Per l'accusa il quarantanovenne si sarebbe masturbato davanti alla moglie e alla figlia di 16 anni. Una notte, poi, sarebbe entrato nella cameretta dove dormivano la moglie, la figlia sedicenne e due gemelline di sedici mesi e avrebbe iniziato a toccarsi costringendo le donne a svegliarsi e ad assistere agli atti sessuali. I fatti contestati sarebbero avvenuti in piccola parte a Corridonia e poi a Mogliano dove la famiglia si era trasferita. Gli episodi di minacce, aggressioni e insulti sarebbero andati avanti per diversi mesi finchè la donna, temendo per la propria incolumità e per quella dei figli ha deciso di rivolgersi a un legale. Ad aprile dello scorso anno, infatti, la moglie, disperata, aveva deciso di denunciarlo. Nei confronti del coniuge era stata applicata la misura dell'allontanamento dalla casa coniugale. Ieri si sarebbe dovuta svolgere l'udienza davanti al giudice dell'udienza preliminare Enrico Pannaggi (sostituito dal collega Domenico Potetti) e al pubblico ministero Cristina Polenzani, che però è stata rinviata al 25 gennaio del prossimo anno.
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