Matelica, Comitato per lo sviluppo dell’Algeria: la sede europea nella città di Mattei

Matelica, Comitato per lo sviluppo dell’Algeria: la sede europea nella città di Mattei
Matelica, Comitato per lo sviluppo dell’Algeria: la sede europea nella città di Mattei
di Giulia Sancricca
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Febbraio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 11:52

MATELICA La sede europea della fondazione “Friends of algerian revolution” sarà inaugurata nella città che ha dato i natali al fondatore di Eni, Enrico Mattei. Ancora una volta Matelica, grazie all’impegno degli eredi dell’imprenditore, torna ad avere un ruolo centrale nello sviluppo socioeconomico internazionale. La cerimonia è in programma per il prossimo 27 febbraio. A spiegare gli obiettivi della fondazione e il motivo del coinvolgimento della famiglia Mattei come rappresentante europea è il nipote del fondatore di Eni, Aroldo Curzi Mattei, presidente della fondazione che porta il cognome di suo zio.

L’impegno

«Innanzitutto - dice - è bene spiegare che con il termine “rivoluzione” si intende un cambiamento culturale del Paese del Nord Africa.

La fondazione, nata circa un anno fa, vede al suo interno i discendenti di quelle che sono state le figure di riferimento durante la lotta per l’indipendenza in Algeria. All’interno del comitato, cinque delegati per i cinque continenti». Per l'Europa, appunto, la famiglia Mattei. Il motivo è chiaro: «Più di tutti Mattei ha contribuito allo sviluppo algerino, inviando anche negoziatori per ottenere l'indipendenza a Evian». Ora la fondazione vuole fare un passo in più per il cambiamento: «L’obiettivo è quello di guardare alla dignità umana, alla lotta al colonialismo e al neocolonialismo che spesso è anche economico. La fondazione si occupa di aprire un dialogo con le istituzioni e il mondo economico per creare una strategia a livello politico e geopolitico e distribuire la ricchezza. Questo contribuisce anche alla stabilità economica dei Paesi in via di sviluppo, la cui crescita passa anche attraverso la creazione di dignità dei soggetti più deboli». Un impegno che Rosangela Mattei e Aroldo Curzi Mattei hanno quindi deciso di portare avanti nel solco di quanto fatto fin qui: «Andiamo avanti secondo la nostra stella polare che è il modo in cui Mattei si comportava: con rispetto. Lavoriamo per il territorio, sperando che il territorio comprenda l'importanza di questa rivoluzione culturale per noi iniziata nella seconda metà degli anni ‘40». Un cambiamento che ancora una volta parte da Matelica: «In questo momento integreremo la sede nel palazzo dove si trova il museo dedicato a Mattei. Poi lavoreremo a vari progetti: non solo forum, ma azioni concrete. La prima a cui lavoriamo da tempo vede come punto di partenza il fatto che non c'è comunità senza lavoro, non c’è lavoro senza impresa e non c'è impresa senza energia. La creazione di comunità intorno al lavoro è uno dei driver che abbiamo per portare la stabilità necessaria attraverso l'economia che dà dignità alle persone. Iniziamo da Matelica per guardare oltre i confini internazionali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA