Matelica, affitti arretrati per assistere
figlia malata: «Ora stipendio pignorato»

Matelica, affitti arretrati per assistere figlia malata: «Ora stipendio pignorato»
di Monia Orazi
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Mercoledì 3 Ottobre 2018, 10:46
MATELICA - La burocrazia che non si ferma nemmeno davanti al dolore di aver perso una figlia, e implacabile riduce lo stipendio ad una madre che si è indebitata per assistere la figlia malata. È quanto accaduto alla 45enne matelicese Nadia Chirielli mamma di cinque figli, che il 9 dicembre scorso ha visto morire la figlia Giusy Bartilotta, a soli 25 anni, per una malattia rara. Il giorno dopo il funerale, il 13 dicembre 2017, la donna è stata chiamata in tribunale: parte dello stipnedio pignorata per pagare l'affitto arretrato.
  
Spiega Nadia Chirielli: «Tutto scorre tranquillo sino a quattro anni fa, quando all’improvviso mia figlia maggiore Giusy, poco più che ventenne, si ammala all’improvviso. Una malattia quasi impossibile da curare. Sei lunghi mesi di ricovero ad Ancona, ho lasciato il lavoro e mi sono messa in aspettativa non retribuita, per assisterla. In quei mesi difficili, senza uno stipendio e con tante spese, non sono riuscita a pagare i 500 euro di affitto al padrone di casa non perché non volessi pagare, ma perché non ci riuscivo». Il conto finale è di qualche migliaio di euro. Diversi conoscenti della donna fanno sapere al padrone di casa del difficile momento che sta attraversando, chiedendole di abbassarle l’affitto. Lui però è irremovibile. Col terremoto la signora lascia la casa, ospite di un’amica, ma vuole pagare gli arretrati. La salute di Giusy Bartilotta peggiora nell’estate 2017. «Nonostante ciò il vecchio padrone di casa chiede il pignoramento di un quinto dello stipendio. Il primo tentativo non riesce, essendo io in aspettativa non retribuita». Ma il secondo sì. Nadia Chirielli ha ricominciato a lavorare e si vede pignorato un quinto dello stipendio da operaia. «Pagherò sino all’ultimo centesimo, come ho sempre voluto fare».
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